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Veliero affondato, continua la ricerca dei dispersi

Aperto un varco nel relitto a 50 metri di profondità. Numerose le difficoltà tecniche, a cominciare dai ristretti tempi di immersione

I sommozzatori hanno aperto un varco nel relitto del veliero affondato al largo di Palermo, attualmente adagiato a 50 metri di profondità. L’imbarcazione era stata colpita e rovesciata da una tromba d’aria, trascinando con sé le 22 persone a bordo. Le ricerche dei dispersi, 6 in tutto, continuano nonostante le numerose difficoltà, a cominciare dalla profondità e dai tempi di immersione estremamente ristretti.

Veliero affondato, la testimonianza

C’è un video ripreso dalle telecamere di una villa che si trova a 200 metri dal luogo del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba al largo di Palermo, che riprende la nave a vela mentre cala a picco davanti al porto di Porticello. “In appena sessanta secondi – racconta il proprietario della villa – si vede che la nave sparisce. Casualmente dopo il clamore della notizia ho guardato le telecamere. Me lo hanno detto i miei figli. Di una ventina di telecamere installate nell’abitazione solo una non è stata disturbata dal vento e dalla pioggia. Si vede benissimo quello che succede. Per l’imbarcazione non c’è stato nulla da fare. È sparita in pochissimo tempo”.

Il varco

I sommozzatori dei vigili del fuoco e della Capitaneria di Porto sono riusciti ad aprire un varco nello scafo. Un’attività non semplice a 50 metri di profondità. Attraverso questo varco i sub dovrebbero riuscire a entrare all’interno dell’imbarcazione dove si ritiene siano rimasto intrappolati i corpi delle sei persone che risultano ancora disperse. Il relitto si trova adagiato a una profondità di circa 50 metri. I sub ieri avevano recuperato il corpo di un componente dell’equipaggio, il cuoco Ricardo Tomas, ma senza riuscire ad andare oltre il ponte di comando per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio. I corpi dei dispersi potrebbero essere rimasti intrappolati all’interno dell’imbarcazione.

Chi sono i dispersi

I sei dispersi nel naufragio della barca a vela Bayesian sono Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l’imprenditore britannico Mike Lynch e la figlia Hanna, il legale di Lynch, Chris Morvillo e la moglie Nada. Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell’equipaggio, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio.

Le ricerche

Gli speleo sub dei vigili del fuoco che sono appena entrati nel Bayesian si sono trovati davanti “una Concordia in piccolo”. Dopo la prima immersione dei sommozzatori, effettuata nella giornata di ieri e nel corso della quale è stato recuperato un corpo che era all’esterno della nave, è il responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco, Luca Cari, a spiegare le prossime fasi delle ricerche e le difficoltà che i pompieri stanno incontrando, a partire dai tempi di immersione, che sono molto stretti. Le squadre, spiega Cari, “sono composte da 2 speleo sub che devono affrontare difficoltà notevoli. A quella profondità infatti, possono rimanere sott’acqua per 12 minuti massimo, di cui due servono per scendere e salire. Dunque il tempo reale per poter effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione”.

Fonte: Ansa

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