Potrebbe essere la Valle d’Aosta la prima regione italiana a diventare “zona bianca”. Infatti, per la terza settimana consecutiva, la regione ha registrato meno di 50 nuovi casi di Coronavirus ogni 100 mila abitanti. I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva. Ma la decisione non è ancora stata presa: a farlo sarà il ministro della Salute, Roberto Speranza, che dovrà tenere conto anche di altri parametri. Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri) oltre che l’efficacia del Dpcm che blocca lo sci amatoriale fino al 5 marzo.
Il monitoraggio Iss di domani
C’è dunque grande attesa per il monitoraggio dell’Istituto superiore della sanità del 19 febbraio. Sei regioni – Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Piemonte – rischiano di passare in zona arancione.
La Calabria – che registra numeri in miglioramento – e la Sicilia – per la seconda settimana in zona gialla – dovrebbero mantenere il loro status di zone gialle.
La situazione sembra non migliorare in Umbria dove, dopo l’analisi della curva epidemiologica, sembra che la direzione sia quella verso la proroga della zona rossa rafforzata per un’altra settimana.
Situazione complicata anche in Toscana, dove il presidente Eugenio Giani su Facebook ha informato che i nuovi casi sarebbero in aumento rispetto a ieri. Inoltre, in una scuola in provincia di Siena 13 studenti sono risultati positivi alla variante brasiliana, notizia che ha fatto scattare immediatamente l’allarme e disporre la chiusura di tutte le scuole.