Il primo camion carico di vaccini è approdato ieri. E oggi, come da programma, la campagna vaccinale è stata avviata. Il V-Day, data simbolica adottata dall’Europa e primo vero passo per il contrasto medico al Covid-19. Un tentativo di porre un argine alla pandemia e offrire ai cittadini la possibilità di riavvicinarsi a una normalità. Come previsto, le prime vaccinazioni sono avvenute su personale operativo: la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. Tutti all’ospedale Spallanzani.
V-Day, “una scelta naturale”
Un’iniezione senza particolari sensazioni secondo i primi vaccinati. “Ho la consapevolezza che oggi sia un giorno importante e decisivo – ha detto l’infermiera Alivernini -. La scienza e la medicina sono le uniche cose che ci permetteranno di uscire da questo virus. Lo dico con il cuore vaccinatevi”. Stesso tenore per la dottoressa Capobianchi: “Mi sento benissimo. La scelta è stata una scelta abbastanza naturale. Mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta credo sia un esempio per gli altri operatori sanitari ma anche per tutta la popolazione”.
Il messaggio dei vaccinati
Un messaggio rivolto alla cittadinanza, soprattutto a coloro che hanno manifestato dubbi circa un vaccino testato in così breve tempo: “Dobbiamo fidarci della scienza, non possiamo tirarci fuori. Le scelte fatte sono ponderate e prese sulla base di valutazioni scientifiche”. La pensa così anche l’operatore sociosanitario Omar Altobelli: “Mi sento emozionato – ha detto a SkyTg24 – e benissimo fisicamente. Il vaccino l’ho fatto per tutelarmi perchè se sto bene io posso stare sicuro che anche chi mi è vicino sta bene. Speriamo di essere stati di esempio per tutti quanti”. E ancora: “Ora affrontare i pazienti Covid sarà diverso. Inizia oggi sicuramente un messaggio di speranza e fiducia nella scienza da oggi c’è il vaccino, si guarda al futuro in maniera molto più positiva, positiva in senso buono”.