Sono stati identificati in Friuli Venezia Gliua i primi due casi italiani di infenzione umana di virus Usutu, un arbovirus simile al West Nile virus. I due pazienti sono asintomatici. Il dato è contenuto nell’ultimo bollettino sulla sorveglianza su West Nile e Usutu virus realizzata dall’Istituto Superiore della Sanità aggiornato al 9 agosto. Dall’inizio della sorveglianza, a inizio giugno, il virus Usutu è stato identificato anche in 58 pool di zanzare e 7 uccelli in Emilia Romagna, Lombardia, MArche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio e Veneto. E’ stata invece smentita la notizia, circolata nei giorni scorsi, di 4 contagi da virus Usutu nel frusinate.
In 7 giorni +53% casi in più di West Nile
Cresce il numero di casi e i decessi da West Nile virus in Italia: dall’inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa, con un aumento del 53%. Tre i morti nell’ultima settimana, che portano il bilancio dall’inizio della stagione a 10 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia Romagna: sono i dati salienti della Sorveglianza su West Nile Usutu realizzata dall’Iss. Tra i 144 casi di infenzioni da West Nile, 87 hanno mostrato sintomi neuro-invasivi, 33 febbre, 23 casi sono stati identificati in donatori di sangue. La sorveglianza, inoltre, ha confermato la presenza del virus negli animali. Sono risultati positivi al virus 121 pool di zanzare catturati in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. Identificati anche 41 uccelli positivi e 6 focolai tra equidi. Non è stata rilevata nessuna positività per West Nile nelle aziende ovicole.