E’ ancora presidente Donald Trump, che non ha riconosciuto la sconfitta elettorale e che, in attesa del verdetto che ufficializzi l’effettiva vittoria di Joe Biden (e della scadenza del suo mandato, il prossimo 20 gennaio), si produce in uno dei suoi colpi a effetto. Il Tycoon ha infatti annunciato via Twitter il licenziamento di Mark Esper, segretario della Difesa e capo del Pentagono. Una decisione per la verità attesa, visti i rapporti tesi fra i due degli ultimi mesi. Con l’occasione, Trump annuncia anche chi prenderà provvisoriamente il posto di Esper. “Sono lieto di annunciare che Christopher C. Miller, lo stimato Direttore del National Counterterrorism Center (confermato all’unanimità dal Senato), sarà il Segretario alla Difesa ad interim, con effetto immediato”.
Esper, un incarico breve
Dicendosi convinto che “Chris farà un ottimo lavoro”, il presidente liquida in modo lapidario il segretario della Difesa (in carica per poco più di un anno), limitandosi a “ringraziarlo per il suo servizio”. Dal 23 luglio 2019 a oggi, dopo le dimissioni di James Mattis (arrivate a dicembre 2018) e l’interregno di Patrick Shanahan (entrato in carica nello stesso mese). Non abbastanza per convincere Donald Trump a confermargli la fiducia, preferendo elevare a capo delle Forze armate statunitensi un uomo esperto ma che, finora, ha ricoperto un ruolo di caratura decisamente minore.