Prima parziale vittoria dei democratici americani per limitare l’accesso alle armi. Dopo 15 ore di ostruzionismo, i senatori dem Usa sono riusciti ad ottenere il voto al Senato sul provvedimento denominato “No fly, no buy”, sulla scia delle parole di Obama dopo la strage di Orlando: “Se non si può salire su un aereo, non si può acquistare un’arma”. Omar Mateen, l’assassino filo-Isis che ha ucciso 49 persone sparando all’impazzata in una discoteca gay di Orlando (in Florida), era stato interrogato e messo sotto sorveglianza più volte dall’Fbi per possibili legami con i terroristi, ma era riuscito ugualmente ad acquistare le sue armi legalmente.
I democratici, che sono in minoranza al Senato, mercoledì hanno messo in campo un’azione di ostruzionismo per convincere i colleghi ad accettare di prendere in considerazione le due proposte di legge. “Siamo arrivi a un punto in cui voteremo su questi importanti emendamenti”, ha annunciato il senatore Chris Murphy, che ha tenuto una maratona oratoria di 14 ore per arrivare al voto sulle proposte di legge. Alle 01,53 il senatore dem ha dichiarato su Twitter la sua vittoria: “sono orgoglioso di annunciare che, dopo più di 14 ore, avremo un voto per chiudere questa falla” nella legislazione. Murphy, eletto in Connecticut, dove un folle uccise 20 bambini alla Sandy Hook Elementary School nel 2012, guida il fronte che chiede una maggiore regolamentazione nell’accesso alle armi da fuoco. “Sarebbe stato inaccettabile che avessimo continuato a legiferare per l’intera settimana come se fosse irrilevante questa ‘epidemia’ di violenza da armi da fuoco, diventata più reale che mai”.
I repubblicani probabilmente presenteranno proprie proposte di legge sulla stessa linea. Nel frattempo, anche il probabile candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump – ferocemente contrario a cambiare il Secondo emendamento della Costituzione americana, che garantisce il diritto a possedere e portare armi – potrebbe votare a favore di una norma di questo tipo.