La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, a maggioranza democratica, ha ripristinato il diritto all’aborto a livello nazionale dopo la decisione della Corte Suprema, che ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade del 1973, quella che legalizzava le interruzioni di gravidanza negli Usa. Il provvedimento, che di fatto vieta le restrizioni sull’aborto, è stato approvato con 219 voti a favore e 210 contrari. La misura difficilmente sarà approvata in Senato.
La decisione dei giudici
“La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto“, si legge nella sentenza della Corte Suprema che abolisce la Roe v. Wade, scrive Ansa, dello scorso 24 giugno. La decisione è stata presa da una Corte divisa, con sei voti a favore e tre contrari nel caso “Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization”, in cui i giudici hanno confermato la legge del Mississippi, che proibisce l’interruzione di gravidanza dopo 15 settimane. A fare ricorso era stata l’unica clinica rimasta nello Stato ad offrire l’aborto. “L’aborto presenta una profonda questione morale. La Costituzione non proibisce ai cittadini di ciascuno stato di regolare o proibire l’aborto”, scrivono i giudici. “Tristemente”, molte donne “hanno perso oggi una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo”, affermano i giudici liberal della Corte Suprema Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer, che hanno votato contro.
Il caso della Louisiana
Lo scorso 27 giugno il giudice di un tribunale distrettuale della Louisiana, Robin Giarrusso, ha emesso un ordine restrittivo temporaneo contro il divieto di aborto dopo che l’Hope Medical Group for Women di Shreveport, una delle tre cliniche per le interruzioni di gravidanza della Louisiana, aveva fatto causa. Successivamente, l’8 luglio un altro giudice di un tribunale dello stesso Stato aveva stabilito che una causa intentata dal Center for reproductive rights contro la legge che innescava il divieto deve essere discussa da un altro tribunale, secondo quanto riferito in una nota dagli avvocati dell’organizzazione pro-choice. Infine, il 13 luglio un tribunale di Baton Rouge, in capitale della Louisiana, ha bloccato di nuovo la legge che avrebbe innescato il divieto all’aborto nello Stato americano del sud, riferiva sempre il Center for reproductive rights, che aveva fatto causa. Il nuovo fermo, che consente alle cliniche che praticano l’aborto di poter operare in Louisiana. Una nuova udienza è stata fissata per il 18 luglio.