Almeno 30 vittime secondo il New York Times, 20 quelle accertate secondo il Washington Post. Si aggrava, con il passare delle ore e mano a mano che i soccorritori intervengono nelle zone colpite, il bilancio del passaggio in Texas dell’uragano Harvey, che, sebbene declassato a tempesta tropicale, ha di nuovo toccato terra in Louisiana a ovest della cittadina di Cameron. Nelle prossime ore dovrebbe indebolirsi proseguendo il suo cammino verso nord. La tempesta è arrivata con venti fino a 72 chilometri l’ora e secondo le previsioni dovrebbe rovesciare sullo Stato forti piogge prima di spostarsi in Arkansas, Tennessee e parti del Missouri, dove potrebbero verificarsi inondazioni.
Aggrappata al cadavere della mamma
Tra le tante tragedie causate da Harvey, è particolarmente toccante quanto avvenuto a Beaumont dove una piccola di 18 mesi è rimasta aggrappata al cadavere della mamma annegata nella corrente di un canale di drenaggio ed è stata tratta in salvo dai vigili del fuoco. Il capo dei pompieri, Brad Penisson, ha detto che l’auto su cui si trovavano la mamma e la bimba è rimasta intrappolata in un parcheggio allagato e la donna ha cercato di mettersi in salvo a piedi stringendo la piccola fra le braccia, ma è stata travolta dalla corrente del canale di drenaggio in piena ed è morta annegata. La bambina è rimasta aggrappata al corpo ormai senza vita della donna per circa 800 metri lungo il canale prima di essere soccorsa dai pompieri, che hanno cercato invano di rianimare la madre.
Disastro senza precedenti
Intanto si fa già una stima dei danni e secondo AccuWeather, l’uragano Harvey sarà il disastro naturale più costoso della storia statunitense. La stima dei danni è di 160 miliardi di dollari, pari a quelli degli uragani Katrina e Sandy sommati assieme. Il costo di Harvey, secondo il rapporto di AccuWeather, sarà pari a quasi l’1% del Pil Usa. “La Fed, le principali banche, le compagnie di assicurazione e il mondo dell’impresa – dice Joel Myers, fondatore e presidente di AccuWeather – dovrebbero cominciare a calcolare l’impatto che questa catastrofe avrà sugli affari, sugli utili delle aziende e sull’occupazione. Il disastro – aggiunge – in certe aree è solo agli inizi”. La città di Houston, che ha subito il primo impatto, restera inabitabile per settimane, o forse mesi. “L’impatto negativo della tempesta è lontano dall’essere concluso – aggiunge Myers – Ci saranno altre inondazioni, danni, fatalità e feriti”. Sarebbero un migliaio le persone disperse per quello che il presidente Trump ha definito un “disastro epico”.
Coprifuoco a Houston
Intanto mentre a Houston, quarta città degli Stati Uniti per popolazione, il sindaco Sylvester Turner ha imposto il coprifuoco per “garantire la sicurezza pubblica” contro gli sciacalli, vietando la circolazione dalle 10 di sera alle cinque del mattino locali, si segnalano rischi per l’ambiente a seguito delle fuoriuscite di inquinanti dalle raffinerie gestite da Exxon, Shell e altre compagnie petrolifere a causa delle piogge torrenziali che hanno hanno danneggiato i serbatoi di stoccaggio e altri impianti industriali sulla costa del Texas. Shell in settimana ha informato le autorità di una fuoriuscita di 45 kg di benzene e altrettanti di metilbenzene nella raffineria di Deer Park. Un evento simile è avvenuto presso la raffineria di Exxon a Baytown. David Gray, portavoce dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa), ha dichiarato che la società ha riferito una perdita di 7 kg di benzene. Anche altre compagnie petrolifere hanno riportato perdite. L’Epa, l’equivalente del nostro ministero dell’Ambiente, classifica il benzene come cancerogeno. Il metilbenzene, o toluene, è meno tossico.