In due settimane di guerra in Ucraina, ci sono almeno 549 vittime civili ucraine e 957 feriti, secondo quanto afferma l’ufficio dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani (Ohchr), che nel precedente bilancio di ieri parlava di 516 vittime e 908 feriti. La stessa agenzia delle Nazioni Unite sottolinea però che, al di là del bilancio accertato, le cifre reali potrebbero essere “significativamente più alte”.
Oltre due milioni
In 15 giorni sono arrivati nell’Unione europea lo stesso numero di rifugiati delle crisi del 2015 e del 2016 messe insieme. Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari Interni Ylva Johansson, in un’intervista a un pool di media internazionali tra cui l’Ansa. Finora in Ue sono arrivati “più di due milioni di profughi in fuga dall’Ucraina” e “molti milioni ne arriveranno”, ha detto. “Metà delle persone giunte in Ue sono minori“, la loro sorte “è la mia più grande preoccupazione” perché molti rischiano di essere “vittime di tratta” e “per questo stiamo attivando la rete anti-tratta in tutti gli Stati membri”, ha aggiunto la commissaria.
Corridoi umanitari
Sono dieci i corridoi umanitari attraverso i quali Kiev conta di evacuare i civili ucraini , riporta il Kyiv Independent. In particolare, i percorsi vanno dalle città di Trostyanets, Krasnopillya e Sumy a Poltava; da Mariupol a Zaporizhzhia; da Volnovakha a Pokrovsk; da Izyum a Lozova e Kharkiv Oblast, e da tre sobborghi di Kiev (Bucha, Borodyanka e Irpin) verso la capitale.
Intanto più di 80mila persone sono state evacuate dalle aree circostanti Kiev e Sumy negli ultimi due giorni, ha reso noto detto il governo ucraino. “Abbiamo evacuato più di 60mila persone in due giorni” dalla città nord-orientale di Sumy e dai luoghi vicini, ha sottolineato il vice primo ministro Iryna Vereshchuk, in un video pubblicato su Telegram. Altre “20mila persone sono state evacuate” dalle aree a nord-ovest della capitale Kiev, ha detto. Tremila sono invece usciti “tra le difficoltà”, da Izyum, una città nell’Ucraina orientale.