L’ultimo weekend della regina Elisabetta: ecco come lo ha trascorso

La morte della regina Elisabetta II, sovrana del Regno Unito per 70 anni, ha causato profondo dolore e tristezza in tutto il mondo. Sui media, ma anche sui social, sono molte le persone che si sono interrogate su come Sua Maestà abbia trascorso le ultime ore della sua vita. La sua ultima apparizione pubblica è stata in occasione dell’incontro con la nuova premier britannica Liz Truss, quando era apparsa visibilmente dimagrita, ma con un grande sorriso stampato in volto.

L’ultimo weekend di Elisabetta II

A parlare dell’ultimo fine settimana della regina, di come lo ha trascorso, della sua salute e del suo umore, è stato il reverendo Ian Greenshields, 68 anni, moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, che ha avuto l’onore di rimanere al fianco della regina a Balmoral lo scorso weekend, dopo aver tenuto un sermone alla chiesa parrocchiale di Braemer e Crathie. “La sua salute era fragile, lo sapevamo, ma quando l’ho lasciata domenica scorsa era molto positiva, di ottimo umore, lei era davvero divertente, era la vita e l’anima delle cose, e trovo molto difficile credere che in quei pochi giorni le cose siano cambiate così tanto“, ha detto il reverendo Greenshields ai media britannici.

Il racconto del reverendo

È stata una visita fantastica. La sua memoria era assolutamente straordinaria e lei era davvero divertente”, ha raccontato, “è stato un grande shock per me quando ho saputo che era gravemente malata, perché nel fine settimana era in forma smagliante. Mi parlava in modo molto personale del periodo trascorso lì quando era bambina, parlava dei suoi cavalli del passato, dei loro nomi, dei nomi delle persone e dei luoghi. È stata davvero notevole“. In un commovente omaggio, Greenshields – che sabato scorso ha partecipato anche a una cena con la sovrana – ha parlato della Regina come di una sovrana che ha “dimostrato una vita di dedizione disinteressata, il suo amore per la famiglia si rispecchiava in quello per la nostra nazione e per il Commonwealth in generale”, ha concluso .

Manuela Petrini: