Ponte solidale con l’Ucraina: cresce l’impegno della fondazione pontificia Acs

Ucraina

Si allarga la mobilitazione solidale della fondazione pontificia Acs per l’Ucraina. “Le peggiori conseguenze della guerra non sono immediate. Si faranno sentire in seguito gli effetti psicologici. Spirituali. Fisici. E umanitari. Solo Dio può sanare le ferite più profonde. Ma noi cerchiamo di alleviare i bisogni più urgenti. E sostenere la Chiesa locale. Grazie all’aiuto dei benefattori di Acs, sacerdoti e suore possono far fronte alla carenza di cibo. Fornire prodotti per l’igiene di base e medicine. Per i numerosi sfollati interni. Oltre a garantire supporto psicologico e spirituale. A quanti sono traumatizzati dalla perdita della famiglia e della casa”, afferma Thomas Heine-Geldern. Presidente esecutivo di “Aiuto alla Chiesa che Soffre” a livello internazionale.

Alessandro Monteduro, Direttore ACS Italia (Copyright: @acs_italia)

Acs per l’Ucraina

Alessandro Monteduro, direttore di ACS Italia, ha visitato diverse diocesi ucraine. “I nostri contatti con le diocesi sono quotidiani- sottolinea Monteduro-. Ciò ci permette di approvare, con la opportuna flessibilità, i progetti che la Chiesa locale considera prioritari. I bisogni sono crescenti. La grande preoccupazione è l’arrivo dell’inverno. Senza contare che a fine agosto si prevede un’ulteriore diminuzione della disponibilità di cibo e carburante“. La fondazione pontificia ha assegnato più di 5 milioni di euro in sovvenzioni approvate in più fasi. I progetti realizzati durante i primi cinque mesi di guerra includono 3,2 milioni di euro di aiuti di emergenza e di sussistenza.

Giacomo Galeazzi: