Nella giornata in cui a Monaco di Baviera, in Germania, si tiene la Conferenza sulla sicurezza, i leader filorussi dell’autoproclamata repubblica separatista del Donbass, nell’est dell’Ucraina, proclamano la mobilitazione generale e una decina di colpi di mortaio esplode non lontano dal ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrsky durante un incontro con i giornalisti sulla linea del fronte con i separatisti. Mentre l’esercito di Kiev affermano che due militari ucraini sono morti, uno per le ferite dovute a una scheggia e l’altro caduto durante i combattimenti con i separatisti. L’agenzia di stampa russa Interfax riferisce che un treno con a bordo un migliaio di rifugiati del Donbass è in arrivo a Rostov, in Russia. Intanto Francia e Germania raccomandano ai propri connazionali di lasciare l’Ucraina e Lufthansa da lunedì sospende i voli per Odessa e Kiev.
Colpi di mortaio
Non si segnalano feriti dopo la serie di colpi di mortaio esplosi vicino al villaggio di Nova Lugansk e caduti nei pressi dell’area dove il ministro ucraino Monastyrsky, in visita al fronte nell’est del Paese, aveva rilasciato delle interviste ai media internazionali. Lo hanno riferito i giornalisti dell’Afp.
La conferenza di Monaco
“Stiamo evitando di cadere in ogni provocazione. Non stiamo andando nel panico, abbiamo un atteggiamento solido e coerente“, ha detto nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner”, ha aggiunto. Il capo di Stato del Paese dell’est Europa ha poi dichiarato che l’Ucraina vuole “un calendario chiaro e realizzabile” per l’adesione alla Nato, “non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale”. “Non so cosa voglia il presidente russo, ecco perché suggerisco di incontrarci”, ha concluso Zelensky. “Le azioni della Russia non corrispondono alle sue parole”, ha detto detto la vicepresidente americana Kamala Harris, “se la Russia invade, gli Usa con i suoi partner imporranno costi significativi e senza precedenti“. “Se l’obiettivo della Russia è avere meno Nato, alla fine, avrà più Nato”, ha affermato Lo ha detto il segretario della Nato Jens Stoltenberg. “Noi siamo per la salvaguardia delle frontiere. La Cina è per la tutela della sovranità l’indipendenza di tutti i Paesi e l’Ucraina non fa eccezione”, così il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che ha proseguito dicendo “anche le preoccupazioni della Russia dovrebbero essere rispettate”. “In Europa si rischia di nuovo una guerra e il rischio è tutt’alto che bandito”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I ministri degli Esteri del G7 rimangono “gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all’Ucraina, la Crimea e la Bielorussia” e chiedono a Mosca di “scegliere la via della diplomazia”, “ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell’Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali”. E quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco. In cui si avverte Mosca che “qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l’Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un’ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali”.
Di Maio
A margine della conferenza, che ha ospitato anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7, il titolare della Farnesina Luigi di Maio ha avuto un colloquio con il segretario di Stato americano Anthony Blinken. Secondo quanto riporta un tweet del Ministero degli Esteri, nel corso del colloquio, che segue i contatti già avuti nelle scorse settimane, Di Maio e Blinken hanno fatto una valutazione congiunta degli ultimi sviluppi della situazione al confine tra Ucraina e Russia. “Ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov a nelle mie missioni a Kiev e Mosca. Entrambi hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica“, Di Maio su Facebook sottolineando che “questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative”. “L’Italia sostiene l’integrità territoriale e la piena sovranità dell’Ucraina” ma “è imprescindibile il dialogo con la Russia. Ne ho discusso anche con il Segretario di Stato Usa Anthony Blinken”. E l’Italia “darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti. Il ministro ha poi ricordato che lunedì sarà a Bruxelles per il Consiglio Affari Esteri, “altro importante appuntamento per lavorare ad una soluzione della situazione in Ucraina con i colleghi europei”.
Mobilitazione generale
“Mi rivolgo ai miei concittadini che sono nella riserva perché si presentino ai rispettivi distretti militari. Oggi ho firmato un decreto per la mobilitazione generale”, ha dichiarato in un messaggio video, citato dall’agenzia di stampa russa Tass, il leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk Denis Pushilin. Anche il suo omologo di Lugansk Leonid Pasechnik, sempre nel Donbass, poco dopo, ha proclamato con un decreto comunicato online la “mobilitazione generale” sul suo territorio, fa sapere ancora la Tass. Mentre i video pubblicati ieri dai leader dei separatisti filo-russi per ordinare l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale sarebbero stati registrati giorni prima, secondo quanto emerge da un’analisi della Cnn sui metadati. L’emittente statunitense ha scaricato i video, pubblicati su Telegram, e ne ha controllato i metadati, che non possono essere modificati. Risulta che la data di creazione è “mercoledì 16“, ossia due giorni prima della loro diffusione.
Militari ucraini
Un soldato dell’esercito ucraino è stato ucciso da un colpo d’artiglieria nell’est del Paese, durante uno scambio di fuoco con le milizie filorusse della autoproclamate repubbliche del Donbass, secondo quanto afferma io stato maggiore interforze di Kiev. “In conseguenza dell’attacco, un soldato ucraino ha riportato ferite fatali da una scheggia”, dice la nota. Un secondo militare ucraino, annuncia l’esercito di Kiev, è rimasto ucciso nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass.
Il treno dei rifugiati
Il primo treno con a bordo oltre 1.000 rifugiati del Donbass, hanno reso noto le ferrovie del Caucaso del nord, come riportato dall’agenzia stampa russa Interfax, è in arrivo nella regione russa di Rostov, al confine con l’ucraina.
Lasciare l’Ucraina
Germania e Francia raccomandano ai rispettivi di connazionali lasciare l’Ucraina. Lo riferisce il ministero degli Esteri. Anche Israele invita di nuovo i suoi concittadini ad andarsene. “Per assistere i concittadini – ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri Lior Hayat – è stato deciso che l’ambasciatore Michael Brodsky e lo staff rimangano per il momento a Kiev e che domani l’ufficio consolare aprirà per fornire i documenti di viaggio ai cittadini che ne hanno bisogno”. Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, sospenderà i voli verso Kiev e Odessa a partire da lunedì, riferisce il portavoce. Mentre Swiss air, che fa parte del gruppo tedesco, sospenderà i voli per Kiev. Lo ha annunciato – riportano i media svizzeri – un portavoce della compagnia aerea sottolineando che tutti i voli saranno cancellati da lunedì 21 febbraio fino al 28 febbraio 2022 compreso. Domani i collegamenti saranno invece regolari per offrire ai passeggeri prenotati un’opzione di viaggio tra Kiev e Zurigo, ha aggiunto.
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