Nel corso sessantanovesimo giorno di guerra, continuano i bombardamenti da parte delle truppe russe sulle città ucraine. In quasi tutto il Paese infatti sono in corso allarmi antiaereo, riporta Ansa, da pochi minuti cessato su Kiev e nella metà occidentale del paese, ed esplosioni sono stato udite nella capitale, Dnipro – nell’Ucraina centrale -, Vinnytsia e Leopoli, dove parte della città sarebbe senza corrente elettrica a causa di alcuni danni a delle sottostazioni elettriche.
Leopoli
Nel serata, scrive l’agenzia, si sono verificate nella città vicina al confine con la Polonia almeno cinque esplosioni e la popolazione è stata invitata a restare nei rifugi antiaerei. Secondo fonti locali, quattro missili avrebbero colpito la città. “Dopo l’attacco missilistico su Leopoli, due sottostazioni elettriche sono state danneggiate. Parte della città è senza corrente elettrica”, ha scritto su Twitter il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi.
Stazioni ferroviarie
Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine Alexander Kamyshin citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian. Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati “sono gravi”, secondo Kamyshin.
Donbass
E’ di 21 civili uccisi e 27 feriti il bilancio odierno degli attacchi russi nell’Ucraina orientale, ha affermato il governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko. “Almeno 10 morti e 15 feriti, conseguenze del bombardamento a Avdiivka degli occupanti russi”, ha precisato il governatore. Altre cinque persone sono state uccise nei bombardamenti a Lyman, quattro a Vugledar, una nel villaggio di Velyka Novosilka ed un’altra a Shandrygolove“, ha aggiunto. Secondo Kyrylenko si tratta del numero di vittime giornaliero più alto da quando un mese fa un attacco russo in una stazione ferroviaria di Kramatorsk uccise 59 persone.
Notizia in aggiornamento