La nomina di Antonio Campo Dall’Orto a Direttore generale chiude il quadro del nuovo Cda Rai, fortemente voluto da Matteo Renzi prima della pausa estiva delle Camere. Scelte che, come di consueto, hanno provocato il solito nugolo di polemiche, specie per il ruolo giocato dai partiti nel Servizio Pubblico. Il premier, tempo fa, aveva assicurato di voler cacciare la politica da viale Mazzini. Una promessa mantenuta solo in parte: visto che, a parte qualche eccezione, nel consiglio di amministrazione uscito dalla commissione di Vigilanza ci sono volti e nomi strettamente connessi alle principali forze in campo. Ma chi sono i nuovi dirigenti e consiglieri scelti in questi giorni? Ve lo sveliamo in questo speciale.
Monica Maggioni (Presidente): Una vita sul campo per la nuova presidente Rai. Laureata all’Università Cattolica di Milano, dopo aver conseguito un master in giornalismo radiotelevisivo, ha iniziato a collaborare al Giorno. Dopo Euronews è sbarcata a Saxa Rubra dove, fra le altre cose, ha condotto diverse puntate di “Unomattina Estate”. Durante gli anni al Tg1 e a Tv7 ha realizzato diversi reportage in Sud Africa, Mozambico, Medio Oriente e Stati Uniti. Tra il 2000 e il 2002 ha raccontato le fasi più volente della Seconda Intifada e seguito da vicino il conflitto israelo-palestinese. Professionista coraggiosa è stata l’unica giornalista donna embedded con l’esercito americano durante la seconda guerra del Golfo dal 2003 al 2005. Nel 2007 è tornata in Iraq prima di trasferirsi negli Usa per raccontare la campagna elettorale che ha portato Barck Obama alla Casa Bianca. Direttrice di RaiNews 24 sino alla nomina come massima carica di viale Mazzini aveva scritto un durissimo editoriale contro l’Isis e deciso di non trasmettere più i loro filmati sulla sua emittente.
Antonio Campo Dall’Orto (Direttore generale): Laureato in economia nel 1988 4 anni dopo entra in Mediaset come vicedirettore di Canale 5. Nel 1997 assume la guida di MTV Italia, canale nato il 1º settembre di quell’anno, come Direttore generale. Sette anni dopo (è il 2004) Dall’Orto diventa direttore di La7 e, contemporaneamente, Direttore generale Television di Telecom Italia Media. Nel 2014 il governo Renzi lo nomina consigliere d’amministrazione di Poste Italiane. E’ considerato tra i massimi esperti in Italia del mercato televisivo e dei nuovi media.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Carlo Freccero: Eletto dal Movimento 5 Stelle è uno dei massimi esperti di televisione in Italia. Inizia la sua carriera a Mediaset nei primi anni 80 come direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1. Nel 1996 sostituisce Gabriele La Porta alla direzione di Rai 2 che trasforma in un canale dal format giovanile. Tra i volti che fecero parte della sua rete si ricordano Sabina, Corrado e Caterina Guzzanti, Serena Dandini, Fabio Fazio, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Piero Chiambretti.
Franco Siddi: Ex segretario della Federazione nazionale stampa italiana è stato scelto dalla sinistra.Vanta una lunga carriera tra le fila del sindacato dei giornalisti. Presidente dell’Associazione della Stampa Sarda per quasi dieci anni, dal 12 gennaio 1992 al 15 ottobre 2001, è stato eletto nella Giunta Esecutiva Fnsi, con Giorgio Santerini segretario e Vittorio Roidi presidente, al congresso di Pugnochiuso (giugno-luglio 1992), divenendo vicesegretario al Congresso di Villasimius (1996). Eletto presidente della Fnsi a Montesilvano (2001) e confermato a Saint-Vincent (2004), è stato eletto segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa a Castellaneta (2007) e riconfermato a Bergamo nel 2011, mantenendo l’incarico fino al gennaio scorso.
Paolo Messa: E’ l’uomo scelto da Ncd per il Cda Rai. Pugliese, 2004 ha fondato il mensile “Formiche” ed è anche il membro del Consiglio di amministrazione del Conai (Consorzio nazionale imballaggi). Dal 2000 fino al 2006 si è occupato di comunicazione politica, curando la campagna elettorale del 2000 di Raffaele Fitto e, successivamente, lavorando come capo ufficio stampa e capo della comunicazione dell’Udc (2001-2005).
Rita Borioni: E’ uno dei consiglieri scelti dal Pd. 50 anni, romana, storica dell’arte e già vice responsabile cultura e informazione del Partito democratico fino al 2013, fino alla nomina in Rai era assistente del presidente della commissione Istruzione e Beni culturali del Senato Andrea Marcucci. Già docente a contratto di Legislazione dei beni culturali all’Università della Calabria, in televisione vanta un’esperienza come autore e conduttore della dalemiana Red Tv nel 2010.
Guelfo Guelfi: La sua nomina è stata la più contestata dalle opposizioni, considerato che ha svolto il lavoro di spin doctor per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, di cui, a viale Mazzini, sarà espressione diretta. Guelfi è attualmente presidente del Teatro Puccini, a Prato, e ha fondato negli anni Novanta il primo laboratorio di comunicazione politica e molto altro Area grande novanta che aveva sede nel Fabbricone.
Arturo Diaconale: Deve la sua elezione a Forza Italia. Direttore dell’Opinione e editorialista del Giornale, abruzzese di Montorio al Vomano, classe 1945, dopo la laurea in Giurisprudenza debutta nel giornalismo nel 1973, nella redazione romana del Giornale di Sicilia. Giornalista parlamentare nel 1976, capo della redazione romana all’inizio degli anni ’80, nel 1985 passa al Giornale di Montanelli come redattore parlamentare. Negli anni successivi diventa editorialista di politica interna e vicecapo della redazione romana. Nel 1992 lascia il quotidiano per diventare redattore capo di Studio Aperto. Dal 1993 è direttore dell’opinione che trasforma da settimanale in quotidiano.
Giancarlo Mazzucca: E’ anche lui espressione del centrodestra. E’ stato direttore de Il Resto del Carlino dal 2002 al 2008 ed è attualmente direttore del Giorno. Ha iniziato la sua carriera come inviato speciale del Corriere della Sera, per poi passare all’economia a Il Giornale di Indro Montanelli, che ha seguito a La Voce come vicedirettore. Esperienza che ha raccontato in un libro-intervista con lo stesso Montanelli. Passato al Gruppo Monti, diventa capo della redazione economica del Quotidiano Nazionale dove poi diventa nel 2002 direttore editoriale, assumendo al contempo la carica di direttore responsabile del Resto del Carlino. Tra il 30 aprile ed il 25 settembre 2003 è stato direttore del Giorno, dove è tornato nel 2013 dopo un’esperienza parlamentare con Il Popolo delle libertà.