Pesante accusa, da parte del ministro degli Esteri della Turchia, Hakan Fidan, nei confronti di Tel Aviv. L’accusa è di aver “violato il diritto internazionale” e di aver commesso “crimini contro l’umanità” con i raid verso la Striscia di Gaza. Critica anche la posizione della Spagna: “Legittimo chiedersi se Israele stia effettuando una violazione”.
Turchia, l’accusa a Israele
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha criticato Israele definendo “crimini contro l’umanità” i raid contro la Striscia di Gaza.
“È stato violato il diritto internazionale“, ha detto Fidan durante una conferenza stampa congiunta con l’omologo danese Lars Lokke Rasmussen ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. “Coloro che sono rimasti in silenzio di fronte alle atrocità di Israele sono complici di questa operazione”, ha aggiunto Fidan, ribadendo l’idea di creare un “meccanismo di garanzia” per risolvere la crisi tra Israele e Palestina “in cui i Paesi musulmani della regione sono invitati ad avere un ruolo attivo”.
La posizione della Spagna
“Penso che sia legittimo porsi questa domanda dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di oltre un milione di persone da tre settimane”. Così il premier spagnolo Pedro Sanchez risponde alla domanda se Israele stia o meno violando il diritto internazionale con la sua risposta militare su Gaza. “Era essenziale che l’Ue si accordasse su un messaggio chiaro per fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza il prima possibile e allo stesso tempo offrire una prospettiva di pace al conflitto.
“Evitare la catastrofe umanitaria”
La Spagna ha concentrato i propri sforzi in modo costruttivo per raggiungere questo duplice obiettivo“, ha detto il premier spagnolo nella sua conferenza stampa al termine del vertice Ue a Bruxelles. “Abbiamo insistito sulla necessità di evitare una catastrofe umanitaria di proporzioni senza precedenti nella Striscia di Gaza proteggendo la popolazione civile e, per fare ciò, è necessario che gli aiuti umanitari raggiungano urgentemente la Striscia attraverso corridoi umanitari e con l’utilizzo di pause umanitarie che consentano la consegna continua e rapida degli aiuti”, ha spiegato Sanchez.
“Abbiamo inoltre sostenuto che non bastava rilanciare il processo di pace sulla base dei due Stati ma che era giunto il momento di offrire un nuovo orizzonte concreto attraverso la convocazione di una Conferenza internazionale di pace nella quale tutta la comunità internazionale e soprattutto quella europea si raduni per trovare una soluzione definitiva che consenta la coesistenza dei due Stati di Israele e Palestina in pace e sicurezza”, ha aggiunto Sanchez.
Hamas all’interno dell’ospedale di Gaza
Il comando centrale di Hamas è sotto e all’interno dell’ospedale Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari fornendo foto, video e registrazioni a sostegno di questa affermazione. “Hamas – ha detto – gestisce la guerra dagli ospedali e usa i civili come scudi umani”.
Fonte: Ansa