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Trump: “Io estremista? Ho preso una pallottola per la democrazia”

Il candidato repubblicano, nel comizio di Grand Rapids, torna sull'episodio di Butler: "Non avrei dovuto essere qui. Dio era accanto a me"

Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, al comizio di Grand Rapids, nel Michigan, ricorda il sabato di Butler: “Non avrei dovuto essere qui, Dio era accanto a me”. L’ex presidente sostiene di aver ricevuto quella pallottola “per la democrazia”, nonostante si voglia descriverlo “come un estremista”. Poi ironizza su Biden e i democratici.

Trump: “Non avrei dovuto essere qui”

“Vogliono farmi sembrare un estremista” quando invece “ho preso una pallottola per la democrazia”. Donald Trump torna alla campagna elettorale dopo la convention repubblicana che lo ha incoronato. Nel suo primo comizio dall’attentato, l’ex presidente ricorda il sabato nero di Butler, Pennsylvania: “Non avrei dovuto essere qui. Avevo Dio accanto a me“, ha detto alle migliaia di sostenitori che lo hanno atteso per ore, alcuni un’intera nottata all’aperto per riuscire a entrare nell’area di Grand Rapids, Michigan. Trump non indossa più il grande cerotto bianco all’orecchio che lo ha accompagnato negli ultimi giorni e che ora è stato sostituito da cerotti più piccoli quasi invisibili.

La lettera di Xi

Il presidente cinese mi ha “scritto una bella” lettera dopo l’attentato e lo stesso hanno fatto altri leader mondiali, ha raccontato Trump lanciandosi nelle lodi di Xi Jinping e Vladimir Putin. Sono leader “intelligenti e tenaci” che “amano il loro Paese”. Xi – ha aggiunto – è “brillante. Controlla 1,4 miliardi di persone con il pugno di ferro”. Quindi ha citato anche il presidente dell’Ungheria Victor Orban: ha ragione nel dire che “dobbiamo avere qualcuno che ci protegga”.

Vance, esordio da vice

A introdurlo sul palco è stato il senatore dell’Ohio J. D. Vance, il suo vice all’esordio in un comizio. “L’ho scelto perché è dalla parte dei lavoratori e degli operai. Sarà un fantastico vicepresidente”, ha assicurato Trump prima di lanciarsi in un discorso da oltre 100 minuti, durante il quale ha ritrovato i toni agguerriti contro Joe Biden. “Ha un basso quoziente intellettivo pari a 70”, ha detto definendo il presidente il “peggiore della storia”, “un incapace”.

Kamala nel mirino

Non si è salvata neanche Kamala Harris, contro la quale di recente Trump ha alzato i toni prevedendo che possa essere la sostituta di Biden. “È pazza ma non come Nancy Pelosi“, ha osservato. Poi ha lanciato un sondaggio fra il pubblico chiedendo contro chi sarebbe stato meglio correre per vincere: dalle urla dei suoi fan la preferenza è andata a Biden, considerato più debole e più facile da battere. “A me piacerebbe correre con la vostra governatrice Gretchen Whitmer”, ha osservato l’ex presidente.

L’ironia sul totonomi

Whitmer è uno dei nomi, insieme a quelli dei governatori Josh Shapiro e Gavin Newsom, circolati per prendere il posto di Biden qualora il presidente decidesse di ritirarsi. “Non sanno neanche chi è il loro candidato“, ha ironizzato Trump riferendosi alle tensioni nel partito democratico, i cui sviluppi il suo staff segue da vicino. La campagna dell’ex presidente si sta infatti posizionando per lanciare un duro attacco a Harris, considerata più una minaccia del presidente.

Fonte: Ansa

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