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Trentaquattro razzi dal Libano verso Israele

Razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele che ha contrattaccato con la sua artiglieria

Il Libano attacca Israele

Trentaquattro razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele, di questi 25 sono stati intercettati dal sistema di difesa antimissili e cinque sono caduti in territorio israeliano.

Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che dei rimanenti 4 si deve ancora individuare la localizzazione.

Israele contrattacca

Israele ha bombardato con la sua artiglieria il sud del Libano dopo che i razzi erano stati lanciati sul suo territorio dallo stesso Libano. Lo riporta l’agenzia ufficiale libanese.

Chi c’è dietro ai razzi lanciati dal Libano

Dietro i razzi lanciati dal sud del Libano ci sono “fazioni palestinesi legate a Hamas”. Lo sostengono fonti della sicurezza israeliana citate dai media al termine di una riunione di sicurezza al Ministero della Difesa con il ministro Yoav Gallant. Analisti hanno anche sostenuto tuttavia che un attacco di tale ampiezza non avrebbe potuto essere realizzato senza un assenso di Hezbollah.

L’obiettivo dei colpi israeliani

I colpi di mortaio israeliani, riferisce l’agenzia governativa libanese Nna, hanno preso di mira zone agricole lungo la linea blu di demarcazione con Israele. Questo attacco di artiglieria è in risposta, secondo media libanesi, al lancio di razzi sparati dal sud del Libano, da non meglio identificati individui, in territorio israeliano.

Questo botta e risposta tra i territori libanese e israeliano avviene mentre è salita la tensione a Gerusalemme e a Gaza. Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani, che controllano di fatto il sud del Libano, avevano in precedenza espresso solidarietà nei confronti delle organizzazioni armate palestinesi.

La reazione dell’Onu

La missione Onu (Unifil) nel sud del Libano, di cui fanno parte un migliaio di militari italiani, ha definito “molto serio” l’inasprimento della violenza tra Israele e Libano nelle ultime ore sullo sfondo delle tensioni a Gerusalemme e Gaza. In un comunicato di Unifil citato dai media di Beirut si afferma che il comandante in capo della missione Onu, il generale Aroldo Lazaro, è in stretto contatto con le autorità di Libano e Israele. “La situazione è estremamente seria e Unifil invita alla calma e a evitare l’escalation”.

Dopo l’attacco missilistico dal Libano verso Israele, i militari italiani della missione Onu di Unifil sono entrati al riparo nei bunker delle proprie basi. La procedura, a quanto si apprende, sarebbe avvenuta su disposizione delle autorità militari del Comando di Unifil. Anche le truppe che in quel momento facevano pattugliamento sono riparate nella prima base utile a loro disposizione.

redazione

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