Treni, lo sciopero resta confermato

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Lo sciopero del personale del settore ferroviario previsto per domani 13 luglio e venerdì 14 luglio è stato confermato

Lo scioperò si farà

Resta confermato lo sciopero del personale del settore ferroviario indetto dalle sigle sindacali di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. È quanto emerso al termine dell’incontro al Mit tra il ministro Matteo Salvini, Trenitalia, Italo e i sindacati. Lo stop sarà quindi dalle ore 15 di giovedì 13 alle ore 14 di venerdì 14 luglio. 

Stanziale: ” Lo sciopero non può essere disdetto poche ore prima”

“Il ministro ci ha chiesto se c’erano le condizioni per rinunciare allo sciopero, oggettivamente le condizioni non c’erano perché c’è un tempo per tutto e non si può pensare che lo sciopero venga disdetto poche ore prima che inizi”, ha spiegato Eugenio Stanziale, segretario nazionale Filt-Cgil, al termine dell’incontro al Mit con il ministro Matteo Salvini e le aziende.

Volontà di trovare una soluzione

“Noi andremo avanti con lo sciopero sperando che le aziende siano consapevoli che questo continuare a dilazionare non produce effetti positivi né per i lavoratori né soprattutto per gli utenti. Speriamo quindi che dopo lo sciopero siano in grado di rispondere alle nostre sollecitazioni“, ha aggiunto Stanziale. “Le aziende – ha proseguito – ci hanno detto le stesse cose che hanno detto in questi ultimi mesi, quindi le condizioni” per fermare lo sciopero “non ci sono, anche se apprezziamo la volontà di trovare una soluzione“.

Roberto Napoleoni: “Fasce di garanzia e treni garantiti”

“La responsabilità” dello sciopero “è da ascrivere totalmente al comportamento delle aziende, sia Trenitalia sia Italo. In questi mesi non è stato fatto nulla di concreto per rispondere alle esigenze dei lavoratori”, ha detto Roberto Napoleoni, segretario nazionale della Uil trasporti al termine dell’incontro. “Respingiamo le accuse di danneggiare i viaggiatori, tutelati da una normativa che, peraltro, è molto severa attraverso fasce di garanzia e treni garantiti“, ha concluso.

Gaetano Riccio: “Dopo lo sciopero verificheremo le carte”

“Non si può mettere il sindacato spalle al muro a 10 ore dallo sciopero e chiedere di rinviarlo quando tutto è stato fatto secondo le regole e secondo quello che prevede la legge. Quindi siamo pronti un minuto dopo la fine dello sciopero a presentarci ai tavoli e verificare se le carte, le dichiarazioni fatte dalle aziende, sono attendibili o sono, come al solito, parte del gioco che spesso e volentieri le aziende stanno facendo in questo periodo”, ha dichiarato Gaetano Riccio della segreteria nazionale Fit-Cisl.

Luigi Sbarra: “Garantiti i treni a lunga percorrenza”

“Mi pare che i margini non ci siano” per la revoca delle sciopero di domani del trasporto ferroviario indetto dai sindacati, aveva annunciato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, spiegando che “in ogni caso vengono assicurati e garantiti i treni a lunga percorrenza, così come anche i treni regionali sono garantiti su alcune fasce orarie: dalle sei alle nove e dalle 18 alle 21″.

Pino Gesmundo: “Lavoratori in condizioni di difficoltà”

Sugli scioperi del trasporto ferroviario e dell’Handling aeroportuale programmati per domani “il ministro ha cercato di ribaltare le responsabilità del disagio che ricadrà sui cittadini. Dovrebbe porre il problema non a noi, ma alle aziende che non rinnovano i contratti nazionali e costringono i lavoratori ad operare in condizioni di difficoltà”, ha aggiunto il segretario confederale della Cgil, Pino Gesmundo.

Fonte: Agi

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