Crisi ucraina, tremila vittime civili a Mariupol. Bombardate sei città nella regione di Lugansk

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Mariupol 16/03/2022 - guerra in Ucraina / foto Imago/Image nella foto: militari ONLY ITALY

Il bilancio delle vittime tra i civili nella città di Mariupol ha raggiunto oltre tremila persone, afferma il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko in un commento alla Cnn, come riporta anche Ukrinform. Sempre l’agenzia riporta di quattro missili russi sparati nella regione di Rivne e riferisce quanto scritto su Telegram dal capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergey Gaidai, riguardo il fatto che i russi abbiano aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk. “Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati”, ha scritto ancora Gaidai.

Ospedale pediatrico

Il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Gaidai ha scritto su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform: “I russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk. Il tetto ha preso fuoco. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati. Il governatore ha aggiunto che nella regione di Lugansk, sono state bombardate oggi le città di Severodonetsk, Rubizhne, Lysychansk, Popasna, Novodruzhesk e Toshkivka. L’agenzia riferisce anche i russi hanno sparato quattro missili nella regione di Rivne, ma non si sa ancora se ci sono state vittime.

Senza nome

A Mariupol “il bilancio delle vittime tra i civili cresce ogni giorno e ora supera le 3.000 persone. Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome“, ha detto il maggior Prokopenko. “Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive”.

Persone evacuate

“Più di 8.000 persone sono state evacuate oggi dalle zone di battaglia”. Lo ha detto nel briefing quotidiano per i giornalisti la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata su Telegram dall’agenzia Nexta. “Degli 8 corridoi umanitari attivati, 7 sono risultati operativi – ha spiegato -: in un caso, le truppe russe hanno sparato su un convoglio di autobus e l’evacuazione ha dovuto essere interrotta”

Lorenzo Cipolla: