Tredici vittime della tempesta Eunice in nord Europa

E’ una scia di morti, danni, trasporti e collegamenti bloccati nel nord Europa ciò che si lascia dietro quella che i meteorologi avevano descritto come la più minacciosa perturbazione degli ultimi tre decenni oltre Manica, la tempesta Eunice, arrivata dall’Atlantico a 48 ore di distanza dal “gemello” Dudley. Le violente raffiche di vento – fino a 196 chilometri orari sull’isola di Wight – hanno bloccato i collegamenti in tutta l’Europa nord occidentale e tredici persone hanno perso la vita. I morti sono stati segnalati in Gran Bretagna,  dove 400mila persone sono rimaste al buio senza corrente elettrica, Irlanda, Olanda, Belgio, Germania e Polonia, secondo i servizi di emergenza.

Le vittime

Preceduta nei giorni scorso dalla tempesta Dudley, che aveva privato dell’elettricità migliaia d’abitazioni nelle aree più a nord dell’isola, provocando sei morti tra Germania e Polonia, Eunice ha colpito il Regno Unito prima di spostarsi sul continente, con venti che hanno sfiorato i 200 chilometri orari sull’isola di Wight e i 110 km/h nell’entroterra, anche all’aeroporto di Londra Heathrow. In Irlanda, il primo Paese colpito, un uomo di 60 anni è morto nel sud-est del Paese, secondo la polizia. A Londra, una donna sulla trentina è stata uccisa nel pomeriggio da un albero caduto sull’auto su cui viaggiava nel sedile del passeggero, e un uomo sulla cinquantina è morto vicino a Liverpool in un incidente provocato dalla caduta di detriti sul parabrezza del veicolo su cui si trovava. Nei Paesi Bassi sono morte quattro persone, secondo i servizi di emergenza olandesi, per la caduta di alberi o in incidenti durante il passaggio della tempesta, che ha innescato il livello di allerta più elevato. All’Aja decine di case sono state evacuate per paura del crollo del campanile di una chiesa. In Belgio, un canadese di 79 anni che viveva su una barca nel porto turistico di Ypres è morto dopo essere caduto in acqua mentre cercava di recuperare degli oggetti rubati, ha riferito all’Afp la polizia locale.

Trasporti

Nei soli aeroporti inglesi sono stati cancellati 500 voli, il 20% del totale nel maggiore degli scali londinesi, Heathrow. Il porto di Dover, terminal cruciale per merci e traghetti passeggeri in arrivo dalla Francia attraverso il Canale, ha sospeso le attività per qualche ora come misura cautelare prima che l’allarme iniziasse lentamente a scemare nel pomeriggio. Sull’isola britannica le autorità hanno stabilito la chiusura precauzionale di luoghi pubblici e attrazioni turistiche come esempio l’orto botanico Kew Gardens e il London Eye, la maestosa ruota panoramica che si affaccia sul Tamigi. Anche la rete ferroviaria in Olanda è rimasta paralizzata, con i servizi internazionali Eurostar e Thalys in partenza dalla Gran Bretagna e dalla Francia dopo i danni alle linee elettriche. Disagi anche per la rete ferroviaria francese, dove 75mila persone sono ancora senza elettricità.

Lorenzo Cipolla: