Un rapporto scioccante, relativo a due voli Ryanair che, il 2 ottobre 2018, hanno rischiato di passare alla storia nel più tragico dei modi. Secondo quanto riferito da un dossier investigativo reso pubblico dalla commissione spagnola sugli incidenti dell’aviazione civile, due Boeing 737 avrebbero rischiato la collisione in volo. A bordo, rispettivamente, 184 e 160 persone fra passeggeri ed equipaggio, per un totale di 344 potenziali vittime.
Il rapporto ha spiegato che il tremendo incidente stava per avvenire a causa di un’anomalia nel sistema di allerta, utilizzato dai controllori per regolare il traffico aereo. Inoltre, a creare la situazione di estremo pericolo avrebbe contribuito anche un contrasto nelle istruzioni fornite da due controllori di volo.
Boeing alla stessa altezza
I due voli erano partiti rispettivamente da Santiago-Rosalía de Castro e da Siviglia quando, a circa 10 mila metri di altezza, avrebbero seriamente rischiato di entrare in rotta di collisione, viaggiando ad appena 4,2 chilometri (in senso orizzontale) e 334 piedi (in senso verticale) di distanza. Un margine quasi irrisorio a fronte della velocità dei due mezzi, anche se in fase di salita. Ancor meno considerando che le distanze minime di sicurezza previste, sia in un senso che nell’altro, sono quasi il doppio (9,2 km e 530 piedi).
Provvidenziale, per evitare il fatale impatto, l’intervento di un controllore di volo del vicino aeroporto di Bordeaux, in Francia, che avrebbe notato il margine minimo fra i due velivoli allertando immediatamente la torre di controllo spagnola che in quel momento era in contatto con gli aerei.
Scampato pericolo
Al momento del rischio corso, i due velivoli sorvolavano ancora i cieli spagnoli, restando in contatto con un controllore che supervisionava il traffico aereo sopra Pamplona. La velocità superava già per entrambi i 600 chilometri orari e anche l’altezza era di fatto identica (10.363 metri, con un ristrettissimo margine di distanza).
I due Boeing, uno diretto a Tolosa, l’altro a Palma, vengono segnalati dal controllore di Bordeaux al collega di Pamplona che, però, segue esclusivamente l’aereo diretto alle Baleari. L’altro, invece, rientra sotto la sorveglianza di un operatore di Saragozza. I due viaggiano quindi sulla stessa rotta del gemello senza sapere di trovarsi a brevissima distanza (7,2 km). Fra i due controllori non vi sarebbero però contatti e i velivoli proseguiranno per alcuni minuti ancora alla stessa altezza. Sarà il computer di bordo del Boeing diretto a Tolosa ad accorgersi del pericolo, segnalando una nuova quota ai piloti e sventando il possibile impatto.