Traffico in Italia, come cresce la dipendenza da auto

Lo studio s è basato su 14 città e 500.000 di automobili

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Foto di Aleksandr Popov su Unsplash

In Italia il numero degli automobilisti che prediligono la propria auto aumenta. Questo dato è dovuto anche al fatto che molti dei lavoratori fino a poco tempo fa in smart working, ora sono ritornati in ufficio. L’indagine condotta da a Go-Mobility incorona Milano come la città in cui aumenta maggiormente la dipendenza dall’auto e gli spostamenti in auto per ogni abitante

La dipendenza dall’auto aumenta

Sempre meno lavoratori in smart working e sempre più automobilisti in strada: così gli italiani restano imbottigliati nel traffico. Con un divario tra il Nord e il Sud che persiste. Nel complesso aumentano sia la dipendenza dall’auto, sia gli spostamenti in auto per abitante. Milano in testa con una crescita dei due parametri del 10% e dell’8,5%. Diminuisce anche la velocità media degli spostamenti, che nei capoluoghi cala in media del 7%. A ‘frenare’ sulla velocità media è soprattutto Bologna (cala del 12.5%) ma anche Palermo (-8,4%), Milano (-7,5%), Torino (-6,9%) Roma (-6,2). Meno vistosi della media i cali di Firenze (-5,7%), Napoli (-4,8%) e Bari (-5,5%). A rilevarlo è la terza edizione di Data Mobility 2024, elaborata da Go-Mobility in collaborazione con Motion Analytica e con il supporto di Vodafone Business e Viasat, azienda di TargaTelematics.

Le scatole nere per capire i movimenti degli italiani

Lo studio, attraverso i big data provenienti da dispositivi digitali delle automobili, le cosiddette ‘scatole nere‘, e da sim telefoniche, racconta come si muovono gli italiani. Sono 14 le città considerate, 500.000 automobili, 80 milioni di viaggi, 23 milioni di sim, 200 mila celle telefoniche dislocate sul territorio nazionale e 30 miliardi di posizioni giornaliere referenziate. E il belpaese, anche in questo caso, appare spaccato in due: al nord ci si muove nelle ore di punta, mattina e sera, al sud si sale in macchina di più nell’ora di pranzo. E la carenza del trasporto pubblico e delle infrastrutture interconnesse non aiuta, così le città sono sotto pressione.”Questa analisi offre una comprensione approfondita delle nuove abitudini di mobilità nelle principali città italiane.L’utilizzo combinato di queste fonti dati è essenziale per i decisori politici e le amministrazioni locali per individuare soluzioni adatte al nuovo equilibrio post-pandemico in un’ottica di maggiore sostenibilità dell’intero sistema”, dichiara Daniele Mancuso, ceo di Go-Mobility”.

I dati

“La diffusione di una solida cultura del dato a tutti i livelli aziendali – dichiara Denis Cappellari, ceo di Motion Analytica – è oggi indispensabile per avviare un percorso di miglioramento continuo basato su decisioni Data e AI-driven. Solo attraverso un approccio metodico, che integra diverse fonti dati che misurano la mobilità, sarà possibile pianificare in modo efficace e sostenibile quello che sarà il domani”. Il check up degli italiani al volante misura anche la lunghezza media dei viaggi: crescono nel veneziano (+8,9%), a Firenze +3,7% e a Milano +1,1%. Bologna segna invece un -3,6%. Al centro-sud, la distanza media diminuisce: a Roma -6,2%, Messina -6,6%, Napoli -3,3%, Catania -1,6%, Cagliari -2,8%.

Fonte: Ansa