Torino e Juve non si fanno male

foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Manuel Locatelli-Antonio Sanabria

Vibrante ed acceso, ma senza gol. Finisce 0-0 il derby della Mole, con Torino e Juventus che se la giocano, ma senza graffiare. Granata più vivi e sempre nel gioco, la Juve si ferma sul palo colpito da Vlahovic, non in giornata. I bianconeri restano terzi, ma il Bologna può accorciare di nuovo, Torino nono ma col fiato sul collo della Fiorentina.

La Juve crea ma non graffia

Un bel primo tempo all’Olimpico Grande Torino tra i granata e la Juventus, con i bianconeri che creano più dei granata, ma senza monetizzare. Buona la predisposizione dei granata che però non riescono mai a rendersi pericolosi. La Juve fa la partita, spinge e crea, sospinta da un Chiesa che è in giornata e si vede, con due assist che mandano in porta prima Dusan Vlahovic che da due passi centra il palo, poi Locatelli che invece spedisce alto. Ma Toro-Juve è sempre derby e come tale facile prendere fuoco: protagonisti Zapata da una parte e Gatti dall’altra che non se le mandano a dire, con uno scambio di colpi che mandano su tutte le furie lo juventino che accusa il colombiano di un pugno nello stomaco. Maresca lascia correre e altrettanto fa il var. Ma è sempre la Juve la più determinata a cercare la via della rete, ancora con Vlahovic che raccoglie una pennellata di Gatti, ma il serbo trova sulla sua strada un attento Milinkovic-Savic. Il Toro si sveglia nel finale, con un bel centro di Bellanova, fuori la conclusione di Vlasic, e ultimo brivido prima del riposo, con un colpo al volto di Gatti e Buongiorno che costa il giallo al difensore bianconero.

Tanto agonismo, ma resta lo 0-0

Ripresa subito nel segno del Torino, Zapata mette dentro con un destro radente, imparabile, Maresca annulla per un precedente fallo di Kostic su Bellanova. Adesso sono i granata a spingere con maggior determinazione, mentre si fa sentire l’urlo del popolo torinista. Ci prova ancora il Toro con Ricci, salva Bremer poi, l’occasione più ghiotta per la squadra di Juric. Perfetto stacco di testa di Sanabria in area sul cross di Bellanova: l’attaccante granata sovrasta Gatti, Szczesny salva tutto. Si accende il derby perché adesso il Torino ci crede. Si scuote la Juve, ancora con Vlahovic che però calcia troppo debole per impensierire Milinkovic Savic. Partita apertissima: fuori Kostic e Chiesa nella Juve, dentro Iling-Junior e Yildiz nella Juve. Meno di venti alla fine, derby ancora in equilibrio, con la Juve che ci prova proprio con il neo entrato Yildiz, Milinkovic c’è. Cambia anche il Toro, fuori Sanabria, dentro e Vojvoda, dentro Lazaro e Okereke mentre per la Juve Alex Sandro rileva Gatti e Kean prende il posto di Vlahovic. Fuori Bellanova nel Toro, dentro Masina. Juric espulso per proteste in un finale infuocato. Sette di recupero con l’occasione più ghiotta per i granata con Lazaro che di testa sorprende tutti ma la palla finisce di poco sopra la traversa. Finisce qui con un pari che lascia tutti scontenti.

Massimo Ciccognani: