Quattro persone morte e una quarantina di feriti. E’ il bilancio della serie di attentati che nelle ultime ore hanno scosso la Thailandia.Ā In tutto, almeno 11 bombe sono esplose nel Paese, in diverse localitĆ : cinque ordigni sono deflagrati in localitĆ costiere nel sud del Paese, tra cui le i resort di Hua Hin e Phuket.
Gli attacchi, che non sono stati rivendicati, appaiono chiaramente coordinati. Mentre continuano le indagini, le autoritĆ di Bangkok – notoriamente timorose degli effetti sul turismo – hanno escluso l’ipotesi terroristica e in particolare il terrorismo islamico, preferendo parlare di “sabotaggio locale”.
L’attacco piĆ¹ grave ĆØ avvenuto ieri sera a Hua Hin, 200 chilometri a sud di Bangkok. In una via adiacente a un popolare mercatino turistico, due ordigni sono esplosi a venti minuti di distanza, causando un morto e oltre 20 feriti tra cui due italiani. Uno di essi ĆØ stato dimesso dopo le prime cure, mentre il secondo – il 51enne Andrea Tazzioli, di Genova – ĆØ stato operato alla spalla per rimuovere una scheggia. “Ero a due metri dalla bomba, sono stato fortunato”, ha raccontato l’uomo all’Ansa.
La cittĆ di Hua Hin ĆØ stata colpita anche da altre due esplosioni vicino alla torre dell’orologio che hanno causato un morto. Un’altra vittima thailandese si ĆØ registrata a Surat Thani, piĆ¹ a sud, dopo una cerimonia per il compleanno della regina thailandese Sirikit. E poi a Phuket, nella turistica zona di Patong, un ordigno minore ĆØ esploso causando un ferito, e altre bombe minori sono state identificate e disinnescate dalla polizia.
Ancora da chiarire la matrice degli attacchi. Un movimento separatista islamico ĆØ presente da oltre un decennio nell’estremo sud ed ĆØ responsabile di una guerriglia costata oltre 6 mila morti ma finora ha sempre colpito nelle quattro province dove ĆØ attivo e non ha mai mostrato nessun legame con il terrorismo islamico globale o con l’Isis.
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