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Terrorismo, Mantovano: “Italia? Minaccia lupi solitari”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, fa il punto sul rischio terroristico nel nostro Paese dopo i fatti di Mosca

Dopo i fatti di Mosca, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, fa il punto sul possibile rischio terrorismo per il nostro Paese. Al momento, ha detto a “In mezz’ora”, la potenziale minaccia non arriverebbe tanto dai gruppi organizzati, quanto dai lupi solitari: “A preoccupare di più è il reclutamento online”.

Mantovano: “Rischio lupi solitari”

Per l’Italia sul fronte del terrorismo “la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati. Credo che un gruppo” come quello che ha agito nell’attentato di Mosca “che non può non aver avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbe intercettato prima”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano parlando a ‘In mezz’ora’. “Il fronte della minaccia più preoccupante – ha aggiunto – è il reclutamento online”. Rischio di auto-attivazione di lupi solitari? “Sì, come capitato in altri stati Europei”.

Il punto

“È una prova di grande debolezza da parte di un regime che basa la sua credibilità sulla capacità di garantire la sicurezza. Richiama quella debolezza e incertezza emersa nelle prime ore, durate parecchio, dell’avanzata della brigata Prigozhin: anche lì c’era una paralisi tipica dei regimi autocratici che basano tutto sull’ordine dall’alto”, ha detto Mantovano.

“L’esperienza dei sistemi democratici è di vagliare qualsiasi informazione. Se gli israeliani avessero valutato fino in fondo le informazioni degli egiziani il 7 ottobre avrebbe potuto essere stata una giornata in parte diversa“, ha aggiunto.

Italia attenta alla minaccia del terrorismo

“L’Italia ha sempre mantenuto costante l’attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti”, ha sottolineato Mantovano. “Su quello della sicurezza c’è molta attenzione sul comitato convocato per domani, ma rientra in una ordinaria attenzione. Così come periodicamente a distanza ravvicinata da 15 anni si riunisce il comitato che riunisce i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni”. “Sul fronte del contrasto al terrorismo – ha aggiunto – l’Italia realizza da anni un contrasto anticipato anche online, con sanzioni penali per chi organizza”.

Fonte: Ansa

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