Terrorismo: espulso egiziano, ebbe contatti con Anis Amri

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I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il decreto di espulsione per motivi di sicurezza pubblica nei confronti di un 43enne egiziano domiciliato a Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria.

Le indagini

Secondo le indagini – scrive Ansa – l’uomo aveva cominciato un percorso di radicalizzazione dal 2015. In particolare, sono stati ricostruiti contatti con il tunisino Anis Amri – l’attentatore che fece strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016 costata la vita a 12 persone, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo – con il quale è entrato nel corso della permanenza presso un centro di accoglienza. Lo straniero, dopo le procedure di fotosegnalamento, è stato immediatamente portato nel centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, a Potenza, in attesa delle successive operazioni di espulsione che gli impedirà, per i prossimi 10 anni, il rientro non solo sul territorio nazionale ma in tutta l’area Schengen.

Amri

Amri, 24 anni, apparteneva alla rete salafita chiamata “La vera religione” cresciuta intorno a Abu Walaa, un noto reclutatore dell’Isis in Germania già arrestato. Autore della strage di Berlino è stato ucciso nel corso di una normale “attività di controllo sul territorio”. Il terrorista è morto il 23 dicembre del 2016 in Italia, in una sparatoria a Sesto sa Giovanni, a Milano. Era stato fermato nella notte per un controllo dei documenti nel comune alle porte di Milano. Aveva reagito estraendo una pistola dallo zaino e ferendo un agente. Gli agenti risposero ai colpi uccidendolo.

Milena Castigli: