Sale la tensione in Afghanistan, Paese asiatico segnato da decenni di confitti interni e attacchi terroristici. Un attentato dinamitardo contro la postazione di un’agenzia di intelligence afgana nella provincia orientale di Ghazni ha provocato la morte di almeno cinque persone e altre 32 sono rimaste ferite, come riportato da portavoce del governatore dell’omonima provincia di Ghazni, Wahidullah Jumazada. “I terroristi – ha detto il funzionario – hanno usato un veicolo armato nel loro agguato e attaccato l’unità della direzione nazionale della sicurezza nella città di Ghazni”.
Soldati
Secondo Mohammad Himmat, direttore dell’ospedale di Ghazni, il bilancio di morti e feriti è destinato sicuramente a salire. “La maggior parte delle vittime sono soldati” ha spiegato su Baz. Anche il ministero degli interni di Kabul e un funzionario sanitario di Ghazni hanno confermato l’attacco che non è stato ancora rivendicato anche se l’ipotesi più accreditata è quella dei Talebani. Lo scorso 12 maggio, il presidente afghano Ashraf Ghani aveva infatti ordinato alle forze di sicurezza e all’esercito di riprendere l’offensiva contro i talebani perché avrebbero ignorato i ripetuti appelli a ridurre la violenza e al cessate il fuoco. Il presidente aveva poi aggiunto che invocare una tregua non è un segnale di debolezza, ma dimostra l’impegno del governo per la pace.