Nel nord delle Filippine è stato registrato un forte terremoto di magnitudo 6.5, in base a quanto rilevato dall’Usgs, l’istituto geologico degli Stati Uniti, il secondo dopo quello di magnitudo sette risalente allo scorso luglio. I sismologi hanno detto di aspettarsi “danni” dal sisma, avvertito fino alla capitale Manila, a più di 330 chilometri a sud dall’epicentro, che è stato registrato a 11 km dalla città montana di Dolores, nella regione di Calabarzon, nel nord dell’isola di Luzon, alle 22.59 locali – le 15.59 italiane.
L’attività sismica
Secondo la sismologa Charm Villamil, l’impatto del terremoto sugli edifici dipenderà dalla loro integrità strutturale e dalle caratteristiche del terreno in cui sono stati costruiti. Le scosse di terremoto sono un evento quotidiano nelle Filippine che si trovano lungo l’“anello di fuoco” del Pacifico, un arco di intensa attività sismica e vulcanica che si estende dal Giappone attraverso il sud-est asiatico e il bacino del Pacifico. L’ufficio della protezione civile nazionale organizza regolarmente esercitazioni che simulano scenari di terremoto sulle linee di faglia attiva del Paese.
Il precedente sisma
La stessa zona era stata colpita a luglio da un sisma di magnitudo 7 che provocò 11 morti e diverse centinaia di feriti oltre a frane e fessure del terreno nella regione montuosa, riferiscono le autorità.
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