Il terremoto che ha colpito l’Afghanistan si è abbattuto su una popolazione che sta già vivendo una crisi umanitaria di proporzioni gigantesche. La perdita di posti di lavoro, la mancanza di contante e l’aumento dei prezzi stanno creando le condizioni per una nuova classe di affamati in Afghanistan. E’ l’allarme lanciato dal World Food Program che spiega che il Paese si trova sull’orlo del collasso economico, con la moneta locale ai minimi storici e i prezzi del cibo in aumento, con 22,8 milioni di afghani – ossia oltre la metà della popolazione – che soffre la fame.
I dati del World Food Program
Secondo i dati dell’organizzazione delle Nazioni Unite, la malnutrizione acuta è sopra la soglia di emergenza in 27 delle 34 province e si prevede che peggiorerà, con quasi la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni e il 25 per ceno delle donne incinte e che allattano che hanno urgente bisogno di sostegno nutrizionale salvavita. Per aiutare le famiglie afghane ed evitare una catastrofe umanitaria la comunità internazionale deve rafforzare gli sforzi: il Wfp ha calcolato che sono necessari 220 milioni di dollari al mese per interventi salvavita.
La situazione in Afghanistan dopo il terremoto
Una fonte ufficiale ha affermato che il bilancio dei morti provocati dal terremoto che la notte scorsa ha colpito il Paese al confine con il Pakistan è aumentato ad almeno 1.000.
La preghiera del Papa per l’Afghanistan
“Nelle scorse ore un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Afghanistan: esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma, e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e i loro familiari. Auspico che con l’aiuto di tutti si possano alleviare le sofferenze della cara popolazione afghana“, ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, commentando le notizie del sisma in Afghanistan.