Dal tennis in arrivo un’altra medaglia

Nel doppio femminile, Errani e Paolini volano in finale: sarà oro o argento. Setterosa ai quarti

Paolini Errani tennis
Foto © Image Sport

Il 17, intesa come medaglia, non ha portato male, se è vero che, a stretto giro, c’è stato il capolavoro di Sara Errani e Jasmine Paolini che in semifinale hanno eliminato le ceche Noskova e Muchova. La coppia azzurra entra quindi di filata nella finale di domenica prossima contro la coppia russa Andreeva-Shnaider che gareggerà senza bandiera. Il che significa che, comunque vada, una medaglia è sicura, sperando nell’oro. Un sogno che s’avvera tenuto conto che Parigi in passato ha fatto le fortune di tennisti come Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta e Francesca Schiavone. Mettere altre due italiane nella bacheca dorata del Roland Garros, non sarebbe affatto male. Due giorni per prepararsi alla sfida, con la convinzione di non essere inferiori e di poter portare a casa il metallo più pregiato. Con tanto rammarico per la mancata partecipazione di Sinner che magari avrebbe contribuito a gonfiare il nostro medagliere.

Riscatto Setterosa: è ai quarti

Non aveva alternative, se non vincere. E così è stato, con il Setterosa di Carletto Silipo che dopo le sconfitte con Francia e Stati Uniti, è tornato a graffiare battendo la Grecia in maniera netta ed inequivocabile, con un 12-8 che riapre le porte dei quarti. Prova verace, sanguigna, come il carattere dello scugnizzo Carlo Silipo. Le sue ragazze, hanno interpretato alla grande lo spirito del tecnico e portato a casa la qualificazione. Ultimo atto contro la Spagna domenica prossima che servirà per stabilire il piazzamento in griglia, terza o quarta. Poi, si vedrà.

Atletica: Battocletti in finale nei 5000 metri

La campionessa europea, nonostante un problema al calcagno, non tradisce e si qualifica per la finale dei 500 metri femminile. Brava a gestire le varie fasi della gara chiudendo la semifinale con il terzo tempo che basta e avanza per guardare da vicino la finale di lunedì prossimo. Ora un paio di giorni di riposo, necessari soprattutto per rimettere in sesto il calcagno malandato.