Categories: Primo piano

TASSISTA STUPRATA, L’AGGRESSORE: “E’ STATO UN RAPTUS”

Logo Interris - TASSISTA STUPRATA, L'AGGRESSORE: "E' STATO UN RAPTUS"

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: TASSISTA STUPRATA, L'AGGRESSORE: "E' STATO UN RAPTUS"

“E’ stato un raptus”. Simone Borghese lo ha detto agli inquirenti dopo aver confessato di essere stato lui a stuprare la tassista a “Piana del Sole”, nella periferia ovest di Roma. Intorno alle ore 7 di venerdì, ha raccontato, si era fatto portare dalla donna in una zona appartata del quartiere, fingendo di dover andare in un casolare che si trova proprio al termine di una strada chiusa, non più asfaltata, in una laterale di via Pescina Gagliarda. Appena imboccata la strada sterrata, invece, il cliente ha aggredito la vittima, l’ha immobilizzata per i capelli, le ha sferrato un pugno e l’ha costretta a un rapporto sessuale. Poi l’ha rapinata del portafoglio e ha cercato anche di rubarle le chiavi della macchina, il cellulare e gli occhiali da sole, ma la vittima, lo ha afferrato per la camicia e gli ha fatto cadere gli oggetti, mentre l’uomo scappava tra i campi.

Dopo una serie di indagini della polizia, coordinate dalla procura e supportate da attività tecniche, sopralluoghi, analisi delle rapine e dei furti ai danni dei tassisti e, in particolare, di quelle avvenute nella zona della violenza, è stato diffuso l’identikit dello stupratore, elaborato dal gabinetto di polizia scientifica. Proprio grazie all’identikit sono arrivate diverse segnalazioni tra le quali quella di un tassista che ha raccontato di aver accompagnato un cliente, somigliante a quello ritratto nell’identikit, in una delle strade limitrofe a via Pescina Gagliarda.

La tassista, inoltre, ha raccontato che lo sconosciuto non gli aveva pagato la corsa, ragion per cui si era fatta lasciare il numero di cellulare. La dichiarazione della vittima è stata comparata con l’analisi effettuata sui furti e sulle rapine commesse in zona e con le indicazioni ulteriori raccolte su strada dagli agenti. Grazie al numero telefonico, gli agenti sono risaliti a Borghese: in una sua foto la vittima lo ha riconosciuto come l’aggressore. Sono così scattate le ricerche e l’uomo è stato rintracciato in via Pineta Sacchetti, all’angolo con via Alciato, dove ha provato a scappare in ogni modo, ma è stato bloccato dagli agenti che lo hanno portato in Questura. Dopo essere stato sentito dal pm, alla presenza dell’avvocato, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria da parte degli agenti della “IV Sezioni Reati sessuali e in danno di minori”.

Fabrizio Gentile: