Una ferita alla testa di cui non è ancora chiara la natura, se compatibile o meno con un’arma da fuoco, sul corpo di Dario Angeletti, biologo marino e professore associato all’università della Tuscia, ucciso e trovato morto al posto di guida nella sua auto all’interno di un parcheggio sterrato a Tarquinia, in provincia di Viterbo, non lontano dalla riserva faunistica delle Saline.
Le indagini
A dare l’allarme è stato un passante. Nell’auto i carabinieri di Tarquinia e del comando provinciale di Viterbo, che indagano sulla morte del docente dell’ateneo della Tuscia, non avrebbero trovato armi, mentre sono stati trovati dei segni di frenata della sua vettura, non si esclude quindi che possa aver cercato di fuggire da qualcuno che lo inseguiva. Nel luogo del delitto ci sono telecamere, per via della riserva faunistica. Alcune perquisizioni sono in corso, si apprende da fonti investigative e una di queste potrebbe riguardare proprio il presunto responsabile del delitto.