l ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto al vertice sull’agenda degli obiettivi sostenibili alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’Onu e ha parlato di alcuni temi caldi
Tajani: “Africa: serve un piano globale dell’Onu”
“I mercanti della morte hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero dove il futuro dell’Africa muore. Abbiamo bisogno di un piano globale dalle Nazioni Unite“, “solo vincendo prima la battaglia contro i mercati della morte possiamo sperare di centrare il nostro obiettivo di uno sviluppo veramente sostenibile”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al vertice sull’agenda degli obiettivi sostenibili alla vigilia dell’Assemblea Generale dell’Onu. “L’Italia è in prima linea nello sforzo della comunità internazionale per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. La sfida oggi è l’Africa”, aggiungeTajani, dove “la situazione non e’ esplosiva ma e’ gia’ esplosa”.
La lotta contro i trafficanti di essere umani
“Una cosa è chiara: dobbiamo ascoltare l’Africa e guardarla con gli occhiali dell’Africa“. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla vigilia dell’assemblea dell’Onual vertice sull’agenda degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Tajani ha ricordato che Roma ha ospitato in luglio la conferenza internazionale per lo sviluppo e la migrazione. Il “nostro impegno verso gli obiettivi dello sviluppo durevole non può riuscire se non lottiamo seriamente contro i trafficanti di esseri umani che rubano il futuro a migliaia di giovani africani ogni giorno. I mercanti di morte hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero dove il futuro dell’Africa muore“.
Lampedusa: la punta dell’iceberg
Sul dossier migranti serve “grande serietà, gli slogan servono a poco, durano il tempo di un tg ma non risolvono il problema”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa a margine dell’assemblea generale dell’Onu, sottolineando che “Lampedusa è solo la punta dell’iceberg e se ne facciamo un dibattito elettorale sbagliamo, bisogna essere seri”.
Tunisia: l’accordo va rispettato
“Quando la commissione europea firma un accordo, quell’accordo deve essere rispettato, anche perche’ c’era la presidente della commissione a firmarla e il consiglio sapeva tutto cio’ che accadeva”: cosi’ il ministro degli esteri Antonio Tajani, parlando con la stampa italiana a Palazzo di vetro alla vigilia dell’assemblea generale dell’Onu, ha commentato l’accordo sulla Tunisia sul quale l’alto rappresentante Josep Borrell aveva espresso riserve.
Tajani: “La diplomazia funziona”
“Con l’azione diplomatica siamo riusciti anche nelle ultime notti a bloccare i barchini”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’Onu spiegando che “questa notte al massimo sono partiti tre o quattro barchini dalla Tunisia. Vuol dire che l’azione diplomatica è la nostra azione di convincimento nei confronti della Tunisia, va nella giusta direzione e credo che si possa, si debba continuare a lavorare, ma anche la Tunisia da sola non può risolvere il problema”
Tajani incontra Oim
“Serve una azione forte da parte delle Nazioni unite, che significa avere dei centri più grandi, l’Onu può garantire la protezione di questi luoghi di accoglienza dei migranti, non dimentichiamo che sono persone che fuggono da situazioni di difficoltà, in quei campi si può verificare chi ha diritto a essere rifugiato e chi può tornare nel suo Paese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa al Palazzo di Vetro in occasione dell’assemblea generale dell’Onu. “Ho avuto – ha aggiunto il ministro – un lungo incontro con Amy Pope che è la guida dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni, con lei abbiamo affrontato l’emergenza Africa in modo particolare. Ho chiesto un intervento più efficace, mi sembra molto interessata e determinata ad agire con una serie di paesi africani che sono virtuosi per rinforzare le politiche di lotta all’immigrazione clandestina e ai trafficanti di esseri umani e per ricollocare i migranti che arrivano ad esempio in Tunisia. Adesso ne portano 1750, io mi auguro che si possa arrivare a 5mila per alleggerire la situazione in Tunisia. Infatti la Pope ha incontrato il ministro degli Esteri tunisino”.
Tajani: “Preoccupa la rotta balcanica”
“Parleremo con il presidente Erdogan e con il ministro degli Esteri turco per bloccare la rotta balcanica. Dobbiamo avere una visione complessiva” del problema migratorio. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. “Ci preoccupa – ha aggiunto – l’ingresso di migranti non regolari attraverso la frontiera con la Slovenia, c’è stato un incremento rispetto allo scorso anno”.
Fonte: Ansa