Taiwan, rilevati dieci navi e 45 aerei militari cinesi intorno all’isola

Continuano le tensioni nel Pacifico. Le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan vanno avanti, dopo che il ministero degli Esteri di Taipei Joseph Wu ha dichiarato che la Cina sta “usando le esercitazioni e il suo manuale militare per prepararsi all’invasione di Taiwan” e che la “vera intenzione di Pechino è quella di alterare lo status quo nello stretto di Taiwan e nell’intera regione dell’Asia-Pacifico“. Dieci navi e 45 aerei militari dell’Esercito popolare di liberazione cinese sono stati rilevati intorno all’isola di Taiwan, attualmente entità politica distinta ma legata alla Repubblica popolare cinese, fino alle 17 odierne, le 11 in Italia. E’ quanto riferisce una nota del ministero della Difesa di Taipei. Le nuove incursioni si aggiungono alle 100 circa finora contate da Taiwan a partire dal 4 agosto, giorno di inizio delle più grandi manovre mai fatte dalla Cina intorno all’isola in risposta alla visita a Taipei della speaker della Camera americana Nancy Pelosi.

Le operazioni

Per il ministero della difesa taiwanese, 16 caccia da combattimento (otto SU-30, otto J-16) hanno “volato sulla parte orientale della linea mediana dello Stretto di Taiwan”, non riconosciuta da Pechino, ma tradizionalmente rispettata. All’ultima odierna operazione, il ministero della Difesa di Taipei taiwanese ha seguito il consueto protocollo, facendo “decollare i propri caccia, inviando l’allarme radio e attivando il proprio sistema di difesa missilistico“. Ieri, sempre alle ore 17, sono stati rilevati 13 navi da guerra e 39 aerei cinesi, con 21 impegnati anche a superare la linea mediana dello Stretto di Taiwan e a violare l’area di sudovest della zona di identificazione aerea di difesa (Adiz) dell’isola. La Cina nega l’esistenza di una “linea mediana” nello Stretto di Taiwan, a dividere l’isola dalla terraferma, e definisce “irreprensibili” le misure finora adottate. “Taiwan fa parte del territorio cinese e non esiste una linea mediana“, ha detto il vice ministro degli Esteri Ma Zhaoxu al network statale Cctv. Le manovre militari vicino all’isola vogliono “salvaguardare la sacra sovranità e l’integrità territoriale della Cina”, ha aggiunto Ma. “Le nostre misure sono pubbliche e appropriate, in linea con il diritto interno e internazionale”.

Manovre di artiglieria

La Cina terrà un ciclo di manovre di artiglieria a fuoco vero – con proiettili reali – nelle acque meridionali del Mar Giallo, a nord di Taiwan, dall’11 al 13 agosto, di fronte alla Corea del Sud. Lo riferisce l’Amministrazione per la sicurezza marittima di Lianyungang che ha emesso un avviso sul bando alla navigazione, fornendo anche le coordinate della zona off-limits. I tiri d’artiglieria si terranno nei giorni di riferimento dalle 9 alle 16 locali (dalle 3 alle 10 in Italia).

Lorenzo Cipolla: