Il primo trofeo dell’anno, è nerazzurro. Tutto troppo facile per l’Inter che sovrasta in tutto e per tutto un piccolo Milan. Il risultato è l’istantanea di un match dominato in lungo e largo dalla squadra di Simone Inzaghi. A Riyad finisce 3-0 per l’Inter che distrugge un Milan troppo piccolo. Partita già in ghiaccio dopo la prima frazione di gioco per effetto delle reti di Federico Dimarco ed Edin Dzeko che fissano il punteggio sul 2-0 per la Beneamata, che in più occasioni va vicinissima al terzo gol, che trova nella ripresa grazie a Lautaro Martinez. Fa festa l’Inter, per il Milan altro boccone amaro da ingoiare in questo stentato avvio di anno nuovo.
Le scelte di Pioli e Inzaghi
Confermate in linea di massima le formazioni della vigilia. Nel Milan (4-2-3-1) c’è Kjaer in difesa, in un reparto completato da Tomori, altro centrale davanti a tatarusanu, con Calabria e Theo Hernandez esterni. Bennacer e Tonali intermedi, Messias, Brahim Diaz e Leao alle spalle di Olivier Giroud. Inzaghi (solito 3-5-2) deve fare a meno anche stasera di Handanovic: tra i pali c’è Onana, Skriniar, Acerbi e Bastoni nei tre dietro, in mezzo Darmian vince il ballottaggio con Dumfries e si prende la fascia destra, mentre Dimarco va ad occupare quella sinistra, con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan a completare il reparto. Davanti confermata la coppia Lautaro Martinez-Dzeko, solo panchina per Romelu Lukaku. La Supercoppa Italiana segna il debutto del fuorigioco semiautomatico, che dovrebbe arrivare in serie A con l’avvio del girone di ritorno.
Troppa Inter: Dimarco e Dzeko esaltano Inzaghi
Il primo tempo è un monologo nerazzurro. L’Inter parte meglio, Maresca grazia Tomori (niente giallo per un fallo su Dzeko) anche se i ritmo sono spezzettati. Ma le idee e la qualità nerazzurra prendono ben presto il sopravvento. Il vantaggio si materializza dopo appena dieci minuti con un’azione alla mano: palla recuperata da Darmian, Dzeko fa scorrere per Barella che scatta sul filo dell’offside, cross basso per Dimarco per il piattone che fa esplodere la panchina nerazzurra: 1-0 per la Beneamata. Il Milan è colpito a freddo e prova ad organizzarsi, poggiando la reazione sui piedi di Leao, tiro a giro senza pretese. Onana c’è. Ma è un fuoco di paglia, perché l’Inter è davvero tanta, non solo possesso, ma anche verticalizzazioni che mandano in affanno la retroguardia milanista. Il 2-0 è questione di attimi: Calhanoglu premia l’inserimento di Dzeko che fa secco Tonali in dribbling, prima di scaricare alle spalle di Tatarusanu. Il Milan va in affanno, l’Inter in estasi con i due marcatori che vanno vicini al terzo gol, ci mette una pezza Tatarusanu. Il Milan è impalpabile, l’Inter padrona del campo. All’intervallo, piccolo brivido per Tomori rimasto a terra dopo un contrasto aereo con Dzeko, è 2-0 Inter. Francamente un po’ stretto.
La chiude Lautaro Martinez
Per riprenderla serve un altro Milan che inizia la ripresa con altro piglio. Ci provano Theo Hernandez e Bennacer ma senza inquadrare la porta. Poi si accende Leao, palla di poco sopra la traversa. L’Inter gioca d’attesa, troppo bassa e lascia campo al Milan. Fuori Dimarco per crampi, dentro Gosens nell’Inter, mentre Pioli ne cambia tre: Kalulu rileva Kjaer, De Latelaere prende il posto di Diaz e Origi quello di Messias. I minuti passano ma il Milan non graffia, altra occasione per Leao con Onana che blocca a terra. Inzaghi richiama Dzeko e Barella, dentro Correa e Gagliardini quando alla fine ne mancano appena una ventina. Sorniona ma pratica e cinica la formazione di Inzaghi. Il Milan spreca energie senza però far mai male. L’esatto contrario dell’Inter che sembra quasi guardare il match dal divano di casa per poi accendersi e brillare di luce propria. Così arriva il 3-0: lancio nello spazio di Bastoni per Lautaro, con il Toro che manda al bar Tomori e di esterno destro infila Tatarusanu sul secondo palo. E’ il gol che la chiude, con l’interista che in estasi per il gol si toglie la maglia e viene giustamente ammonito.
Potere nerazzurro
E’ il colpo di grazia per un Milan mai in partita, demolito dalla qualità nerazzurra. Inter migliore in tutto, sul piano delle idee, delle geometrie, della qualità, delle occasioni e dei gol. Il Milan ha un guizzo nel primo dei sei minuti di recupero assegnati da Maresca, con Dest che sorprende tutti con un tiro cross che trova la traversa della porta di Onana. Un po’ poco. Finisce qui col trionfo nerazzurro. Netto, meritatissimo.