Sunak: “Lavorare per restituire unità e stabilità al Regno Unito”

La Gran Bretagna ha un nuovo primo ministro, il terzo in tre anni di legislatura. L’ex cancelliere dello Scacchiere – il ministro della finanze Rishi Sunak è stato proclamato oggi leader del Partito conservatore, in maggioranza a Westminster; e di conseguenza capo del governo. Domani il passaggi di consegne tra la premier uscente Liz Truss e quello entrante, ha confermato in serata un portavoce di Downing Street.

Il primo

Una novità storica senza precedenti, l’ingresso al numero 10 del primo figlio di una minoranza etnica dell’ex impero, della prima personalità di radici familiari indiane, del primo capo di governo di fede indù e del primo mai insediato – nel passaggio di testimone con Truss a Buckingham Palace – da re Carlo III, salito al trono l’8 settembre scorso dopo i settant’anni di regno di Elisabetta II. Il sovrano riceverà a Buckingham Palace prima Truss, per accogliere le sue dimissioni formali da premier, poi Sunak, per conferirgli automaticamente l’incarico. Il precedente scambio di testimone tra Boris Johnson e la stessa Truss alla guida del governo di Sua Maestà era stato l’ultimo atto pubblico della regina 96enne Elisabetta, compiuto due giorni prima della sua morte.

Lorem

“Il Regno Unito è un grande Paese, ma non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una profonda sfida economica“, ha esordito Sunak fra emozione e orgoglio dopo la designazione, evocando l’incarico ricevuto come “il più grande privilegio della vita”, oltre che come un’opportunità per “contraccambiare” quanto ricevuto da una patria d’elezione “a cui devo molto”. La sua promessa è ora quella di “lavorare giorno dopo giorno” per restituire “unità e stabilità al Regno, come al partito di maggioranza che lo governa; e per “attuare gli impegni presi col popolo britannico”.

A dargli forza è l’epilogo netto dell’ennesima partita a scacchi sulla leadership conservatrice. Chiusa per acclamazione dai soli deputati del gruppo parlamentare, senza il rischio di quel ballottaggio dinanzi alla base militante degli iscritti che lo aveva condannato a settembre: dopo la rinuncia ieri sera all’idea di un ritorno ravvicinato a Downing Street da parte di Johnson e dopo il ritiro dell’ultimo minuto dell’unica concorrente in lizza, la ministra Penny Mordaunt, riallineatasi con Sunak. Giusto in tempo per tornare a mettere le mani sulla cruciale finanziaria d’autunno che il cancellier Jeremy Hunt – se confermato – dovrà illustrare lunedì 31 in Parlamento come prima risposta alla crisi e alle richieste di chiarimento su coperture delle misure fiscali, indebitamento, tagli alla spesa pubblica e dati di previsione su inflazione e recessione avanzate dai mercati.

Michel: “Affrontare sfide comuni”

“Congratulazioni a Rishi Sunak per essere diventato Primo Ministro del Regno Unito. Lavorare insieme è l’unico modo per affrontare le sfide comuni e portare stabilità è la chiave per superarle”, ha scritto in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

Sturgeon: “Creare rapporto di lavoro costruttivo”

La leader indipendentista scozzese Nicola Sturgeon si è congratulata con Rishi Sunak per la nomina a leader conservatore e nuovo premier del Regno Unito ma ha sottolineato in un tweet che la Scozia non ha votato per lui. Sturgeon si impegna inoltre a “creare un rapporto di lavoro costruttivo” con il primo ministro anche se torna a ribadire la richiesta di andare a elezioni anticipate fatta in precedenza. Ci saranno molto probabilmente relazioni migliori dal punto di vista formale tra Londra ed Edimburgo sebbene restino le divisioni sui punti cruciali. Oltre alla richiesta di un voto anticipato, la first minister rilancia la sua campagna per il referendum bis sulla secessione scozzese dalla Gran Bretagna. “Per sfuggire al danno dei governi di Westminster senza mandato qui e avere il nostro futuro nelle nostre mani, la Scozia ha bisogno dell’indipendenza”, ha concluso Sturgeon.

Lorenzo Cipolla: