È atterrato all’aeroporto di Ciampino il 767 proveniente da Gibuti con a bordo parte dei 96 evacuati dal Sudan. Ad attendere sulla pista il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Segni di ok
“Tutto bene, stiamo bene”. Segni di ok e grandi gesti di saluti dagli italiani sorridenti appena scesi sulla pista di Ciampino di ritorno dal Sudan. Ad attenderli ai piedi della scaletta, in prima fila, il ministro Tajani e il generale Figliuolo. “L’operazione è stata pianificato perfettamente, siamo felici di essere rientrati. Il coordinamento ai vari livelli è stato perfetto, sono stato in contatto ogni giorno col ministro Tajani, ora siamo un po’ stanchi”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Sudan Michele Tommasi appena sceso dall’aereo a Ciampino. È stato il primo a scendere dalla scaletta e a essere salutato da Tajani. Il generale Figliuolo lo ha brevemente abbracciato.
L’ambasciatore
“Momenti delicati sono stati tanti, il transito verso l’aeroporto dalla zona sotto l’occupazione dei paramilitari alla zona controllata dalle forze armate regolari è stato delicato. Trasmettevo continuamente ai nostri connazionali l’espressione di solidarietà di Tajani per rassicurarli. Se ho avuto paura? Mi fido della struttura che ho alle spalle“. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Sudan Michele Tommasi appena sceso dall’aereo a Ciampino. “La situazione che abbiamo lasciato in Sudan è critica. So che ci sono state delle riprese di combattimenti”, ha aggiunto. “Siamo servitori dello Stato: abbiamo fatto il nostro dovere. Chiunque altro della Farnesina avrebbe fatto lo stesso al posto nostro”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Sudan Michele Tommasi appena sceso dall’aereo a Ciampino. Poco prima il ministro Tajani lo aveva pubblicamente complimentato: “E’ merito di questo signore…” aveva detto.
Fonte Ansa