Sono giorni difficili per i civili ucraini, stretti nella morsa dell’invasione russa. Chi non è riuscito a lasciare il Paese resta sotto il tiro dell’artiglieria di Mosca, fra missili ipersonici, raid aerei e gittate dal Mar Nero. La battaglia però è anche nelle strade, dove l’avanzata dei militari russi produce uno scenario da incubo. Nelle ultime ore, le autorità dell’Ucraina hanno denunciato a più riprese dei presunti crimini di guerra messi in atto contro la popolazione. Il sindaco di Brovary, Ihor Sapozhko, ha parlato di violenze sulle donne ucraine da parte dei soldati russi. Sapozhko ha fatto sapere di casi specifici dei quali le autorità sarebbero già a conoscenza, senza tuttavia sapere quanto sia diffusa questo tipo di atrocità.
La vicempremier: “Chi ha commesso stupri ne risponderà”
Il sindaco ha riferito di alcune donne uccise in modo orrendo subito dopo le violenze subite: “Ci hanno detto da più fonti che almeno in una circostanza hanno violato le nostre soldatesse catturate durante la battaglia all’aeroporto di Hostomel, nei primi giorni della guerra. Non sappiamo il loro numero, laggiù si continua a combattere. Ma le vittime non possono testimoniarlo, dopo la violenza le hanno uccise, forse impiccate o tagliate e pezzi per nascondere le prove”. Anche la vicepremier ucraina, Olha Stefanishyna, ha accusato i soldati russi di aver praticato degli stupri sulle donne ucraine, soldatesse e civili, ribadendo inoltre le accuse di genocidio: “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne. Donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.
La testimonianza del sindaco di Brovary, raccolta dal Corriere della Sera, ha descritto un caso di stupro e omicidio che avrebbe riguardato un suo amico 36enne, ex segretario del Comune, e la moglie di questi. L’uomo sarebbe stato ucciso dai militari russi nel villaggio di Nova Bohdanivka, mentre la donna violentata. L’orrore sarebbe stato riferito dai loro vicini di casa. La donna è stata poi ritrovata “nuda e confusa vicino al figlio piccolo. Ma ancora non siamo riusciti a portarla in salvo”. Il presunto responsabile dello stupro, un ufficiale russo, sarebbe già stato ucciso dai soldati ucraini.