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STRAGE IN COSTA D’AVORIO, AL QAEDA CELEBRA I KILLER

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“Per grazia di Allah onnipotente, tre eroi dai cavalieri di Qaedat al Jihad nel Maghreb islamico sono stati in grado di fare irruzione nel resort turistico di Grand Bassam, ad est della città di Abidjan in Costa d’Avorio”. Al Qaeda mette la firma sull’attacco in Costa D’Avorio nel quale 16 persone hanno perso la vita. Più precisamente a compiere la carneficina è stata la costola magrebina dell’organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden. La rivendicazione è stata pubblicata da Site, sempre più spesso utilizzato dai jihadisti (Isis in testa) per “vantarsi” delle stragi compiute.

Nel Paese africano, ancora sotto choc, l’apparato di sicurezza è stato rafforzato e sono iniziate le indagini per individuare i responsabili. Il ministro dell’Interno ivoriano ha precisato che tre terroristi, e non sei, sono stati uccisi dalla polizia locale. Nelle operazioni di intelligence Yamoussoukro potrà contare sul sostegno della comunità internazionale che ha prontamente inviato messaggi di cordoglio e condanna. Gli Stati Uniti si sono detti pronti ad assistere “il governo ivoriano nei prossimi giorni nelle indagini su questo tragico attacco terroristico”. “Continueremo a lavorare con i governi dell’area e i partner internazionali per combattere i terroristi che vogliono mettere in pericolo gli sforzi dei governi dell’Africa occidentale per costruire società inclusive, migliorare la governance e ampliare le opportunità economiche” si legge in un comunicato della Casa Bianca.

“I nostri pensieri questa mattina sono prima di tutto per le vittime degli attacchi, sia in Costa d’Avorio e ad Ankara – è stato il messaggio di Lady Pesc, Federica Mogherini -. Sono sicura che questi temi torneranno all’attenzione del Consiglio europeo di giovedì e venerdì”. La Germania, da parte sua, ha confermato la morte di una cittadina tedesca nell’attentato.

Spaventosa la testimonianza di quattro italiani, sfuggiti per miracolo all’attentato. “Non puoi spiegarti, capire, come sia possibile sparare all’impazzata su donne e bambini – ha raccontato uno dei quattro, Amedeo Roccio, sul suo profilo Facebook – che giocano con la sabbia. Uomini, nel nome di un Dio che se è tale non chiederebbe tali sacrifici aberranti. Noi oggi ringraziamo il Signore che ha voluto salvarci la vita e non possiamo che unirci al dolore delle persone che hanno perso barbaramente i loro cari senza un perché”. I quattro sono di Montaquila (Isernia) e si trovavano da qualche tempo in Costa D’Avorio per lavoro.

Francesco Volpi: