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Strage di Capaci: flash mob e silenzio chiudono la cerimonia

Corleone, il paese di Totò Riina e di Bernardo Provenzano, rinnova l'impegno delle giovani generazioni contro la mafia

Un flash mob con le lenzuola bianche appese ai balconi dei palazzi palermitani di via Notarbartolo e un trombettista che alle 17:58, l’ora dell’attentato, ha intonato le note del “silenzio”. Così si sono concluse idealmente, davanti all’albero Falcone a Palermo e alla stele di Capaci che ricorda l’eccidio, le manifestazioni per il 28esimo anniversario della strage in cui furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

La cerimonia

Le gigantografie di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono state srotolate ed esposte sulla facciata del ministero dell’Istruzione a Roma nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, il 23 maggio di 28 anni fa. Così hanno preso il via le cerimonie per ricordare l’anniversario, nell’iniziativa organizzata ogni anno dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone. A causa dell’emergenza coronavirus, quest’anno non ci sono state manifestazionipubbliche. Il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il questore di Palermo Renato Cortese, Maria Falcone, sorella del giudice e Tina Montinari, la vedova del caposcorta del giudice, il comandante provinciale dei carabinieri Arturo Guarino e il comandante provinciale della Guardia di finanza Antonio Quintavalle hanno deposto una corona sul luogo della strage di Capaci durante le commemorazioni per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta.  La fondazione intitolata al magistrato ha proposto di esporre un lenzuolo bianco ai balconi. Questa mattina è stata celebrata una messa nella chiesa di San Domenico, dove è sepolto Falcone, e alle 17.58 – ora della strage – la conclusione di questo 28esimo anniversario. Decine i messaggi da parte di politici e istituzioni, a partire dal Presidente Della Repubblica, Sergio Mattarella che, con un video messaggio, si è rivolto ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto “La nave della legalità”.

A Corleone studenti dicono ‘no alla mafia’

Corleone, il paese di Totò Riina e di Bernardo Provenzano, ricorda il 28esimo anniversario della strage di Capaci e rinnova l’impegno delle giovani generazioni contro la mafia. Protagonisti gli studenti e i docenti dell’istituto Comprensivo “Giuseppe Vasi”. In collaborazione con la Fondazione Giovanni Falcone, l’istituto ha allestito una serie di iniziative con la partecipazione di tre studenti alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Corleone. In mattinata sono stati esposti i cartelloni, prodotti dai ragazzi in Piazza Falcone e Borsellino e i lavori di tutti gli altri ragazzi ai balconi delle loro case: lenzuola bianche, bandiere tricolore e cartelloni. Nel pomeriggio alunni, genitori e docenti dell’istituto hanno partecipato a un’iniziativa in streaming con gli interventi di rappresentanti di enti e associazioni che hanno collaborato al progetto prima di un flash mob sulle note dei “Cento passi”. Alle ore 17:58 è stato intonato “Il silenzio”, seguito dalle notte dell’inno nazionale.

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