Potrebbe essere scambiata per una parolaccia od un termine senza significato. Invece “Aatip” connota una ricerca molto importante condotta da uno più importanti dipartimenti della Difesa mondiali. L'acronimo, “Advanced Aerospace Threat Identification Program”, indica le osservazioni del Pentagono statunitense sulla presenza degli Ufo. Lo ha ammesso uno dei portavace dell'istituzione a stelle e strisce. “La Difesa è preoccupata di identificare tutti gli aeromobili nel nostro ambito operativo, nonché di identificare qualsiasi funzionalità straniera che possa rappresentare una minaccia per la patria”. Una rivelazione senza mezzi termini storica, dato che il Pentagono aveva dichiarato di aver chiuso il programma “Aatip” nel 2012. E invece, sette anni più tardi, l'intero pianeta scopre che gli Stati Uniti stanno ancora utilizzando parte delle loro risorse per individuare la presenza degli extraterrestri. Ma non finisce qui: “E continuerà ad indagare attraverso le normali procedure le segnalazioni di aeromobili non identificati rilevati dall'aviazione militare americana al fine di garantire la difesa della patria e la protezione contro il fattore sorpresa da parte dei nostri avversari”.
La storia degli avvistamenti
E' il 24 giugno 1947 quando Kenneth Arnold osserva quello che passerà alla storia come il primo avvistamento di un disco volante. I media non avevano ancora adottato il termine Ufo che verrà utilizzato soltanto qualche anno più tardi. Sempre nel 1947 c'è una seconda identificazione, il cosiddetto incidente di Roswell. All'inizio questo fenomeno era preso in considerazione soltanto dagli Stati Uniti, poi con il passare del tempo anche gli altri Paesi si sono interessati al tema. E' stato l'avvistamento di Antananarivo in Africa che ha reso le ricerche mondiali. Nell'epoca della Guerra Fredda, invece, l'Unione Sovietica scoraggiava gli Stati satelliti ad intraprendere questa attività, considerata mera propaganda del blocco occidentale.