Gli Stati Generali dell’Economia vanno avanti, nel contesto off limits di Villa Pamphilj, dove il premier Conte inizia a tirare le fila di quello che la discussione ha fin qui prodotto. E si torna a parlare di decreti, il prossimo dei quali, stando alle parole del premier, dovrebbe portare al prolungamento della cassa integrazione. E si rivolge ai sindacati Giuseppe Conte, spiegando, dopo la relazione del manager Vittorio Colao, che “abbiamo predisposto un decreto legge, che adotteremo oggi stesso in un Consiglio dei ministri che si svolgerà a margine degli incontri odierni – grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto Rilancio”. Una decisione che, a stretto giro, ha ricevuto il commento di Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl.
Parola d’ordine: realismo
Secondo Furlan, la questione lavoro rappresenta l’urgenza principale per il nostro Paese: “Da tempo abbiamo chiesto che gli ammortizzatori sociali e anche il blocco dei licenziamenti vengano assolutamente prorogati almeno per tutto l’anno. Ne avremo bisogno. Se sapremo realizzare questo e sapremo sbloccare gli investimenti nell’economia si può sperare che il dopo Covid crei le condizioni per un Paese migliore“. Resta però realista Furlan, che ritiene fondamentale procedere in fretta ma senza eccedere con gli ottimismi: “Abbiamo molto realismo, credo che il senso di responsabilità di tutte le parti sociali e del governo ci faccia rompere ogni indugio nel realizzare un patto sociale forte, non solo perché l’Europa chiede grandi riforme e grandi investimenti che hanno bisogno di accordi: lo dobbiamo alle future generazioni”.
Furlan: “Riforme e innovazione”
A ogni modo, il segretario generale della Cisl definisce l’incontro con il governo tutto sommato positivo, spiegando che al tavolo di Villa Pamphilj si è ribadito “il concetto che è necessaria un’alleanza, un patto forte tra governo e parti sociali per individuare 4-5 obiettivi prioritari su cui concentrarsi: innanzitutto il sostegno all’economia, con lo sblocco delle infrastrutture materiali e immateriali. Poi il sostegno ai settori strategici nella nostra economia, come turismo e produzione industriale. Quindi, il tema del lavoro: come ridefiniamo gli ammortizzatori sociali e come creiamo il dialogo costante tra formazione, territorio, impresa”. E ancora: “Abbiamo ribadito che occorre fare da subito, senza tentennamenti, una riforma del fisco per irrobustire le buste paga di lavoratori e pensionati e per premiare le imprese che investono in occupazione, in formazione, in welfare, in digitalizzazione. Il tema dell’innovazione deve essere trasversale in tutti i settori economici ma anche nella pubblica amministrazione, nella scuola, nell’università, nella ricerca che hanno bisogno di ingenti investimenti: bisogna assolutamente realizzarli“.