Spray anti-orso, in Trentino completato l’iter per l’adozione e l’utilizzo

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Un orso bruno. Immagine di repertorio. Foto di Zdeněk Macháček su Unsplash

La Giunta provinciale di Trento ha completato i passaggi previsti dalla normativa nazionale per l’adozione e l’utilizzo da parte del corpo forestale dello spray anti-orso. Dopo l’emanazione del decreto del presidente della Provincia, l’esecutivo ha approvato la delibera, proposta dallo stesso presidente Maurizio Fugatti, che porterà entro pochi giorni alla pubblicazione del regolamento contenente le “regole d’ingaggio” per gli agenti.

L’adozione della delibera

Dentro, in particolare, ci sono le disposizioni che regolano la dotazione e l’impiego dello spray, i servizi per i quali può essere portato, la formazione e l’addestramento. La Provincia autonoma di Trento ha infatti immediatamente dato attuazione alla disciplina contenuta nella norma statale – ovvero adottando il decreto non appena pervenuti i pareri dei ministeri competenti, ambiente e salute – e provvedendo a stretto giro all’adozione della delibera che permetterà entro pochi giorni l’emanazione con regolamento che sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto Adige. Nel frattempo il corpo forestale sta provvedendo all’acquisizione delle bombolette spray.

Il regolamento

Riguardo alle “regole d’ingaggio”, si stabilisce che “il porto dello spray anti-orso avviene nei periodi e nelle attività connesse alla gestione dell’orso, in particolare nelle attività di presidio e di dissuasione nei confronti di animali confidenti, di rilievo danni, di sopralluoghi a seguito di investimenti stradali o di interazioni con l’uomo, nonché in tutte le fasi di cattura e gestione di orsi, e in ogni caso, in tutte le attività d’istituto in cui il personale del Corpo forestale trentino opera nell’ambito delle aree geografiche interessate dalla presenza dell’orso, comprese le attività di supporto nella ricerca di persone disperse“. “Lo spray anti-orso – precisa ancora il regolamento – può essere usato solo in luoghi aperti, in situazioni di necessità o per attività di presidio e di dissuasione nei confronti di animali confidenti”. “Il Trentino si configura così come il primo territorio in Italia ad aver regolamentato le caratteristiche e le regole di utilizzo di questo strumento di autodifesa per gli agenti forestali”, commenta Fugatti.

Fonte Ansa

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