Nel 2022, la spesa per il gioco d’azzardo è stata di 135 miliardi di euro e la stima per il 2023 è il superamento di 150 miliardi. Il gioco d’azzardo online è esploso, mentre quello fisico è tornato ai livelli pre-pandemici.
Campagna nazionale
Sono le cifre rese note dalla Consulta Nazionale Antiusura che si prepara a rilanciare la propria campagna nazionale contro l’azzardo, dando battaglia all’ impostazione del disegno di legge sulla delega al Governo per la riforma fiscale, deliberato dal Consiglio dei ministri il 16 marzo scorso. La richiesta è che sia messa “al primo posto la salvaguardia della salute e la centralità del ministero della Salute, seguite dall’interesse pubblico della fiscalità generale e dall’interesse privato al profitto”, mentre la delega fiscale “sembra invertire queste priorità”. Occorre anche consentire l’uso delle intercettazioni nelle indagini sul gioco d’azzardo, un reato di “gravità accertata” considerato anche che “durante le indagini su mafie e riciclaggio si riscontrano numerosi casi di criminalità legati al gioco d’azzardo”.
Il bilancio 2022
L’assemblea ordinaria annuale della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II ha approvato il bilancio e il rendiconto sociale al 31 dicembre 2022. Fra i numeri esibiti compaiono 5.480 ascolti, 586 posizioni istruite, 15.987.842 euro erogati con garanzia dei fondi dello Stato. In 27 anni di attività le Fondazioni associate, che ad oggi sono 34, hanno effettuato 155.175 ascolti, istruito 23.629 posizioni ed erogato oltre 495 milioni di euro. “Il lavoro di ascolto e accompagnamento competente che le Fondazioni antiusura associate hanno assicurato nel corso del 2022, si deve – chiarisce un comunicato, riportato dal Sir – all’importante contributo di centinaia di volontari“. “È inoltre essenziale sottolineare l’importanza delle azioni complementari e parallele che da sempre caratterizzano l’opera di prevenzione delle Fondazioni associate, le quali si concentrano sulla sensibilizzazione nei rispettivi territori, mettendo al centro l‘educazione finanziaria attraverso la presenza nelle scuole, negli oratori, nelle parrocchie e in ogni luogo di socialità”. Nel 2022, sul fronte dell’operatività “tipica delle Fondazioni, si è registrato un significativo calo del volume dei finanziamenti concessi con garanzia dei Fondi statali, a differenza del trend osservato nel 2021, quando la graduale risoluzione della pandemia aveva portato a un livello di interventi paragonabile agli anni precedenti. Nonostante il numero di persone che hanno richiesto assistenza presso i centri di ascolto sia rimasto stabile, si è verificata una riduzione di quasi il 40% in termini di numero totale di interventi e di circa il 29% in termini di importo totale erogato”. Questo fenomeno “ha colpito in particolare le Fondazioni di Sud e Isole. Le ragioni di questa diminuzione sono attualmente oggetto di analisi approfondita. Tuttavia, le prime osservazioni suggeriscono che siano riconducibili a fattori strutturali, politici ed economici che hanno creato difficoltà nelle relazioni delle fondazioni con le banche”. In particolare, “abbiamo riscontrato un irrigidimento del sistema bancario che ha rallentato l’operatività, riducendo la nostra capacità di intervenire nelle erogazioni di mutui e finanziamenti. L’iter burocratico, con richieste di garanzie e documenti aggiuntivi, ha portato a mesi di ritardi nella chiusura delle pratiche di aiuto, compromettendo il ritmo del lavoro”. Nel bilancio “si evidenzia una varietà di iniziative e attività molto significative svolte dalle Fondazioni. Queste comprendono: garanzie, sovvenzioni a titolo gratuito e beneficenze realizzate con fondi propri; programmi di educazione finanziaria e al risparmio; interventi per affrontare il sovraindebitamento ai sensi della Legge 3/2012 e successive modifiche; attività di microcredito; consulenza e costituzione di parte civile nei processi per usura”. Da notare che, per la prima volta, vengono riportate in modo specifico attività volte a contrastare il fenomeno dell’azzardo.
Fonte Ansa