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Speranza: non abbassare la guardia contro il covid. 16.424 nuovi casi e 318 vittime

Il nuovo Dpcm dal 6 marzo a dopo Pasqua. Davanti alle Camere ribadita la necessità di non alleggerire le misure. Preoccupano l'andamento epidemiologico, i ricoveri e le terapie intensive. Lanciato un appello all'unità nazionale contro l'emergenza 

Non ci sono le condizioni per allentare le restrizioni perchè il virus continua a preoccupare soprattutto a causa delle sue varianti. Questo, in estrema sintesi, il senso dell’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza in Senato ed alla Camera, in vista del Dpcm che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

Si tratterà di un Dpcm destinato a coprire il periodo di Pasqua che quest’anno cade proprio il 4 apirile. In sostanza il ministro ha lanciato un appello a non abbassare la guardia.

Le parole del ministro Speranza

“Argineremo il virus grazie alla scienza e al lavoro quotidiano del  nostro personale sanitario – ha detto Speranza – Vediamo la luce in fondo al tunnel”. Ma pur inviando quello che ha definito un “messaggio di ragionata fiducia” il ministro ha anche ricordato che “non ci sono le condizioni epidemiologiche per  allentare le misure di contrasto alla pandemia”, in un quadro in cui  “la variante inglese è presente su gran parte del territorio  nazionale”.

Le cifre snocciolate dal ministro evidenziano infatti un quadro complessivo che induce alla massima prudenza.

L’indice Rt continua a salire

La situazione epidemiologica infatti non consente l’identificazione ed il tracciamento completo dei contatti sul territorio nazionale, le terapie intensive sono sopra la soglia critica in 5 regioni e si registra un aumento complessivo dei ricoverati. Secondo Speranza, infine, “l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici nell’ultimo rilevamento è a 0,99, in  crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore  che va oltre 1.

Dieci regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1, in  aumento rispetto alla settimana precedente. Questo significa che l’Rt  con le misure in vigore si avvia a superare la soglia di 1”.

Dal ministro non è mancato un appello all’unità nazionale per fronteggiare l’emergenza. In questo scenario sarà necessario accelerare sui vaccini, dice ancora il ministro nel giorno in cui Astrazeneca annuncia che ci saranno 20 milioni di dosi di vaccini per l’Italia, cinque dei quali arriveranno entro marzo.

Intanto da Bruxelles si valuta l’ipotesi di rendere obbligatoria la condivisione dei brevetti se ciò sarà utile alla salute pubblica delle popolazioni europee.

I dati Covid-19 di oggi

Il bollettino di oggi registra 16.424 nuovi casi e 318 vittime. Sono 340.247 i test effettuati, con un tasso di positività del 4,8%

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