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Space X, missione compiuta: come è andato il primo tour spaziale

La capsula Dragon ha ammarato nell'Oceano Atlantico: concluso il primo giro turistico nello spazio. Inspiration 4 è perfettamente riuscita

Tutto bene. La capsula di Space X che ha portato in orbita i primi quattro turisti spaziali ha ammarato senza problemi nell’Oceano Atlantico, al largo della costa della Florida. Un vero e proprio tour spaziale, che ha consentito a Jared Isaacman, Chris Sembroski, Sian Proctor e Hayley Arceneau di ammirare la Terra dall’alto. Un’esperienza certamente unica, il primo viaggio verso l’esosfera interamente pensato a scopo commerciale. O meglio, turistico. Nessun obiettivo scientifico, se non testare quanto un essere umano non addestrato possa essere in grado di sostenere un viaggio simile. C’è da dire che a bordo della capsula di Space X tutto è stato automatizzato secondo i migliori dispositivi a disposizione. Nessuna incombenza per i viaggiatori. Solo l’osservazione del proprio pianeta.

In viaggio con Space X

Il gioiello di Elon Musk ha raggiunto l’altitudine di 585 chilometri, superando di 160 la Stazione Spaziale Internazionale e girando attorno alla Terra a circa 28 mila km orari. I quattro passeggeri hanno osservato il pianeta da una finestra a “bolla”, dalla quale il Globo si è mostrato in tutta la sua meraviglia. Il rientro, così come la partenza, si è svolto senza problemi. La missione Inspiration 4 si è conclusa nelle acque oceaniche, dove la capsula Dragon è stata raggiunta e aperta. I turisti spaziali sono stati poi trasportati in elicottero al Kennedy Space Center, da dove il Falcon 9 era partito mercoledì scorso. Chiaramente, come vivere un film di fantascienza in prima persona. Essere i primi civili in grado di viaggiare verso i maggiori strati dell’atmosfera terrestre significa entrare nella storia.

Sogni e obiettivi

Del resto, pur non dichiarando obiettivi scientifici, la missione di Space X era piuttosto chiara. Rendere “accessibile” il cosmo anche a chi non ha ricevuto un addestramento specifico. In pratica, realizzare il sogno di diventare astronauti, così comune da bambini eppure realizzato davvero solo da un numero ristrettissimo di persone. Virgolette obbligatorie però. Al momento, un tour di questo tipo resta accessibile solo a un novero elitario di persone in grado di sostenerne i costi. Chissà, forse l’obiettivo è quello di rendere il tutto alla portata anche del cittadino medio. L’impressione però è che il percorso sarà lungo. Del resto, anche osservare la volta celeste dalla crosta terrestre non è male…

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