Non solo paesi rasi al suolo e centinaia di morti. Il terremoto che ha colpito il centro Italia ha cambiato anche la fisionomia del terreno. Nella zona di Accumoli – le prime immagini rilevate dai satelliti e rese note dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e Dipartimento della Protezione Civile – il suolo si è abbassato di 20 centimetri.
Intanto la terra ha tremato ancora. Nelle prime ore della mattina di venerdì, alle ore 06.28, una nuova scossa di magnitudo 4.8 è stata avvertita ad Amatrice (in provincia di Rieti) ed ha provocato nuovi crolli nel paese. Nel frattempo continua l’incessante opera dei vigili del fuoco e dei soccorritori che scavano ancora in due punti di corso Roma, in corrispondenza dell’Hotel Roma e di una casa privata.
Si aggrava il bilancio delle vittime, aggiornato dalla Protezione Civile: 281 morti, 221 dei quali ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. I feriti passati per gli ospedali di Lazio, Umbria e Marche sono 387, ma si sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati. Fino a ieri sono state 238 le persone estratte vive dalle macerie: ai 215 salvati dai Vigili del Fuoco, si devono infatti aggiungere 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino.
Nella giornata di sabato si terranno le esequie dellle vittime marchigiane ad Ascoli Piceno, nel Duomo. Sarà presente anche il capo dello Stato Sergio Mattarella. Il sindaco di Amatrice ha invece dichiartato che ancora non sa quando si terranno i funerali delle vittime di Amatrice. “Non Non c’è più neanche una chiesa, quindi si terranno all’aperto, ma dove e come ancora non lo sappiamo”, ha dichiarato Sergio Pirozzi.