Due forti scosse di terremoto hanno colpito il Nepal. L’istituto sismologico americano Usgs ha riferito che la magnitudo dell’evento tellurico, con epicentro tra Kathmandu e la città di Pokhara, è stata di 7.9. Per il momento sono stati segnalati almeno 1500 morti, numerosi feriti e ingenti danni agli edifici. Ma il bilancio è destinato fatalmente a salire, sotto le macerie di un palazzo che si è letteralmente sbriciolato potrebbero esserci 400 persone. Nella capitale nepalese si sono verificati crolli in molti edifici e crepe profonde nelle strade; molti sono scesi nelle strade accampandosi in alloggi di fortuna dopo le due lunghe scosse.
La torre Dharahara, uno dei monumenti più importanti di Kathmandu, conosciuta come Bhimsen Tower, alta nove piani per un totale di 62 metri, è crollata. Secondo notizie non confermate 50-60 persone sarebbero rimaste intrappolate all’interno della struttura, che è patrimonio Unesco. E’ stata danneggiata anche la famosa piazza Durbar, nel centro storico di Kathmandu, dove sorgono un palazzo reale e diversi templi. Il sisma ha colpito le altre due città medioevali di Patan e Bhaktapur, anche questi siti archeologici appartenenti all’Unesco. L’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu è stato chiuso per i danni subiti. I voli in arrivo verso la capitale nepalese sono stati dirottati verso gli scali dell’India settentrionale.
A seguito del sisma una valanga sull’Everest ha colpito il campo base, e almeno 18 escursionisti stranieri hanno perso la vita, come riferito da un alpinista su twitter. Il terremoto è stato avvertito fino a Nuova Delhi in India. Il premier indiano Narendra Modi ha parlato oggi con il presidente nepalese, Ram Baran Yadav, offrendo aiuti. In un tweet Modi ha ricordato che “molte parti dell’India sono state colpite dal sisma” e che “stiamo raccogliendo informazioni per fare un primo bilancio dei danni e delle vittime, sia in Nepal, sia in India”.
Papa Francesco informato dell’accaduto ha espresso la sua vicinanza al popolo colpito: ” Sta seguendo in preghiera e con grande preoccupazione l’evolversi della situazione, partecipando al dolore di quanti sono stati colpiti”. Lo riferisce Radio Vaticana. Intanto anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, con l’obiettivo di contribuire alla drammatica situazione che ha colpito il popolo nepalese, ha subito disposto un aiuto di emergenza per un ammontare di 300.000 euro su fondi della Cooperazione. Tale finanziamento consentirà alla Croce Rossa di realizzare attività di primo soccorso.