Tra il 24 agosto 2016 e il gennaio del 2017 il Centro Italia ĆØ stato profondamente ferito da una importante sequenza sismica. Le aree piĆ¹ duramente colpite sono l’alta Valle del Tronto, la zona dei Monti Sibillini, tra Umbria e Marche, dove sono avvenute le scosse del 26 e del 30 ottobre 2016. La sequenza sismica ha causato la morte di 299 persone e 41mila sfollati; il danno complessivo ĆØ stato stimato in circa 28 Ƭ miliardi di euro. Papa Francesco ha ricevuto in udienza i rappresentanti delle popolazioni colpite dal sisma del 2016-2017 e ha pronunciato questo discorso che riportiamo in forma integrale.Ā
Sisma Centro-Italia, Papa Francesco: “Nella ricostruzione rispettare persona e natura”
“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!Ā Vi accolgo in questo vostro pellegrinaggio a Roma. Saluto il Cardinale, i Vescovi e le numerose AutoritĆ civili, locali e statali, e dĆ² il mio benvenuto a tutti. Venite dalla zona dāItalia segnata dalle ferite del terremoto che, tra il 24 agosto 2016 e il gennaio 2017, ha seminato morte e distruzione, lasciando dietro di sĆ© tante ferite nelle persone e nelle famiglie, distruggendo centri produttivi, abitazioni e monumenti artistici e mettendo in ginocchio lāeconomia dei vostri territori in vari settori. Quella del terremoto ĆØ unāesperienza devastante, sia fisicamente che moralmente, perchĆ© fa crollare in pochissimo tempo ciĆ² per cui si ĆØ lavorato per generazioni, e fa sentire fragili e impotenti: ĆØ lāesperienza di ognuno di voi.
Eppure noi oggi, mentre ricordiamo con dolore la tragedia e le vittime, ai cui parenti voglio rinnovare la mia vicinanza, possiamo, grazie alla vostra perseveranza e lungimiranza, parlare anche di significativi passi avanti nella ricostruzione. In questi anni avete dimostrato che lo spirito di collaborazione puĆ² vincere ostacoli e incertezze, costituendovi Ā«in un ānoiā che abita la Casa comuneĀ» (Lett. enc.Ā Fratelli tutti, 17), perchĆ© dalle macerie possa nascere qualcosa di nuovo. Avete saputo cogliere lāopportunitĆ per un nuovo inizio, specialmente con il programma di rigenerazione socio-economicaĀ Next Appennino, proponendo tre attenzioni molto importanti: alla sostenibilitĆ , alla natura e agli attuali mutamenti climatici. Fermiamoci un momento proprio su queste.
Attenzione alla sostenibilitĆ . Ā«La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la [ā¦] ricerca di uno sviluppo sostenibile e integraleĀ» (Lett. enc.Ā Laudato siā, 13). In questāottica adottare criteri adeguati di sostenibilitĆ ĆØ un atto importante di giustizia e di caritĆ , perchĆ© mira a soddisfare i bisogni senza compromettere la sicurezza e la sopravvivenza di chi ci sta attorno e di chi verrĆ dopo di noi. Ć confortante vedere come avete saputo impostare la ricostruzione sulla eliminazione degli sprechi, sulla valorizzazione e lāequa distribuzione delle risorse, sulla tutela dei piĆ¹ fragili e sullāabbattimento delle barriere architettoniche. CosƬ, a fronte di una Ā«smisurata e disordinata crescita di molte cittĆ che sono diventate invivibiliĀ» (ivi, 44) per inquinamento, caos, isolamento, emarginazione e solitudine, specialmente per gli anziani e i soggetti deboli, mirate a modelli urbani in cui sia Ā«desiderabile vivereĀ» (ivi, 143), integrando le esigenze legate alla crescita economica e allo sviluppo tecnico con quelle di una buona qualitĆ di vita, personale e comunitaria. Significa rimettere la persona al centro della cittĆ : la persona al centro della cittĆ . Ć questa la via da seguire sempre: la persona. Ć la via che potrĆ aiutare anche ad affrontare le crisi dello spopolamento e della decrescita demografica, offrendo la possibilitĆ di vivere in ambienti ricchi di tutto ciĆ² che i padri hanno lasciato, accresciuto e impreziosito da una gestione sapiente per la comunitĆ ; il tutto, sempre con la massima attenzione a vigilare sulla legalitĆ degli appalti e delle procedure, e sulla sicurezza nel lavoro. Lo spopolamento ĆØ un problema-chiave. In Italia non si fanno figli, ed ĆØ grave. Abbiamo una etĆ media di 46 anni. Sembra che le famiglie preferiscano avere dei cagnolini o dei gatti e non dei figli: ĆØ la ācultura veterinariaā. Stiamo attenti a questo. Ć questa lāereditĆ che lasciamo?
Veniamo al secondo punto:Ā attenzione alla natura. Le regioni da cui venite sono tra le piĆ¹ belle dāItalia e del mondo, conosciute anche a livello internazionale per il fascino dei paesaggi e per la presenza di antichi borghi e cittadine incastonati come piccole gemme lungo le pendici dei monti, sui colli e nelle valli. Ć un modello di armonia tra lāopera di Dio e quella dellāuomo. Costruire con attenzione allāambiente, tutelandone la bellezza e la salute, promuovendo Ā«una cultura della vita condivisa e del rispetto per quanto ci circondaĀ» (Laudato siā, 213), aiuta infatti a Ā«vivere la vocazione di essere custodi dellāopera di DioĀ» (ivi, 217), ed ĆØ questa la nostra missione. Infatti, comportamenti volti a non deturpare il paesaggio con costruzioni eccessivamente invasive e antiestetiche, a non inquinare lāambiente, a non alterare gliĀ habitat delle altre specie animali e vegetali, a Ā«ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, [ā¦] piantare alberiĀ», tutto questo Ā«fa parte di una creativitĆ generosa e dignitosa, che mostra il meglio dellāessere umanoĀ» (ivi, 211). Vi incoraggio nel vostro proposito di fare della ricostruzione unāopportunitĆ anche in questo senso: per rimediare agli errori del passato e impostare in modo diverso i piani di crescita per il futuro. Ć unāurgenza, credo, per tutta lāItalia. Accanto allāimpegno per la natalitĆ , quello per la sicurezza idrogeologica rappresenta un bisogno vitale, reso ancora piĆ¹ necessario dallāaccelerazione dei cambiamenti climatici. Entrambi i fronti sono lungimiranti, essenziali per lāoggi e per il domani.
Ecco dunque lāultimo punto:Ā attenzione ai cambiamenti climatici. Ā«Non cāĆØ dubbio che lāimpatto del cambiamento climatico danneggerĆ sempre piĆ¹ la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambitiĀ» (Esort. ap.Ā Laudate Deum, 2). PerciĆ², ĆØ importante da una parte applicare tutti gli accorgimenti necessari per fermare la deriva in corso e dallāaltra, preso atto dei cambiamenti giĆ avvenuti, provvedere a farvi fronte, a livello sia globale sia locale. Si tratta, ad esempio, di porre maggiore cura nella pulizia dei boschi e degli alvei di fiumi e torrenti; di ridurre e scoraggiare la cementificazione del territorio; di introdurre nuovi tipi di colture e di specie da allevamento in ambito agricolo, con investimenti appropriati per gli anni a venire. Anche qui ĆØ questione di uno sguardo aperto, attento agli altri e a chi verrĆ dopo di noi; non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle critiche o dai malcontenti.
Cari amici, sono solidale con la vostra fatica e con le vostre preoccupazioni. Sono vicino a quanti soffrono per la perdita di persone della famiglia e di mezzi di sussistenza. La via della ricostruzione post-sismica ĆØ lunga e certamente non facile, e io apprezzo tanto il fatto che lo spirito con cui voi la affrontate ĆØ buono, che lāanimo ĆØ determinato e che le idee sono chiare. Grazie. Vi auguro buon cammino, la Madonna vi accompagni”.