L’organizzazione non governativa Osservatorio siriano per i diritti umani ha reso noto che una serie di esplosioni sono state udite nella base di Al-Tanf, vicina ai confini con l’Iraq e la Giordania, utilizzata dalla coalizione anti-Isis guidata dagli Stati Uniti. Nella giornata di oggi, 14 persone hanno perso la vita in un attacco a un autobus dell’esercito siriano avvenuto nella capitale Damasco, mentre altre 13 sono morte in un’operazione da parte dell’esercito nella regione di Idlib, controllata dai ribelli jihadisti.
La base
Secondo l’ong, si sarebbe trattato di un attacco compiuto da un drone. Un funzionario americano ha confermato all’Afp che un attacco ha preso di mira la base, istituita nel 2016 nel sud del Paese, aggiungendo che, al momento, non ci sarebbero né vittime né feriti.
Gli scontri
E’ di 14 vittime il bilancio dell’attacco avvenuto questa mattina a Damasco contro un autobus dell’esercito siriano, ha resto l’agenzia di stampa ufficiale SANA. Sempre secondo l’agenzia, l’attentato sarebbe stato realizzato con due ordigni esplosivi, di cui – in base a una fonte militare citata dalla SANA – sarebbe esplosa in un bus che transitiva nel cuore della città Damasco. Mentre sarebbe di 13 morti quello di un attacco da parte dell’esercito siriano nella regione sud-occidentale di Idblib, sotto il controllo degli jihadisti.